A seguire “Don’t Look Away”, che rompeva una pausa durata ben sei anni e completava una trilogia con i precedenti capitoli “Third Mouth” (2012) e “Dorwytch” (2011), Alexander Tucker torna con l’ottavo lavoro da studio.
Intitolato “Guild of the Asbestos Weaver”, il disco si propone di espanderne la mistica proposta spostando il baricentro della grana sonora dal songwriting folk di tradizione inglese alla psichedelia fatta di droni e intrecci acustico/elettronici precedentemente esplorati in brani come “Gloops Voids (Give It Up)”.
Rispetto alla scrittura e alle parole, in questo lavoro è stata prestata maggiore attenzione alla manipolazione del suono e agli aspetti della produzione, ed è stato concesso più spazio agli ambienti in cui sono calate le canzoni minimali del musicista inglese.
«Con questo album ho voluto mettere assieme le principali influenze che hanno contaminato il mio lavoro, come la fantascienza e i fumetti horror, film e letteratura fino al minimalismo, ai droni e alla composizione della musica per i sogni – scrive il songwriter nelle note che accompagnano la press – Il mio scopo è stato quello di intrecciare questi elementi in cicli ripetitivi che guidassero l’ascoltatore in mondi sia inquietanti che familiari».
Un perfetto esempio delle sonorità del disco, il cui titolo è ispirato dal romanzo distopico degli anni cinquanta “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury, è l’unico brano che lo ha anticipato, “Energy Alphas”, un folk immerso in pastorali droni parente – sia melodicamente che compositivamente – del Brian Eno altezza Another Green World” e “Harmonia & Eno”, ma anche del Roy Montgomery più tradizionalista.
Alexander, nonostante sia giunto ormai al suo ottavo album, e grosso modo proponendo un genere di musica psichedelica, rimane ancorato ai cultori della musica underground. Credo di poter affermare con certezza che non abbia mai pubblicato un album veramente notevole. Sono, altresì, del parere che non sia un compositore che produca brani tutti identici e che si differenzino solo per l’aggiunta dei suoi che vengono loro cuciti addosso.
Ascoltatelo, suggerisco un volume piuttosto alto, e poi traetene le conclusioni!!!


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