La Mascot/Provogue è diventata la casa dei chitarristi che sono legati al rock-blues, basti pensare a Joe Bonamassa, Walter Trout ed Eric Gales (e aggiungo io, decine di altri virtuosi della chitarra). Il nostro amico viene da Williamstown, Massachusetts e ha inciso finora non molti album (otto, compresi due live), visto che la sua carriera discografica ufficiale è partita solo intorno al 2000, quando aveva superato i 30 anni da tempo. Si dilettava con la musica fin dalla tenera età di dodici anni utilizzando un banjo poiché la chitarra del padre era di dimensioni eccessive per la sua stazza. Amava suonare bluegrass finché non ascoltò i primi album di Stevie Ray Vaughan che lo mandarono letteralmente fuori di testa.
Fu scoperto dai Double Trouble, la band di Vaughan, fu il primo a registrare con loro, con l’aggiunta di Reese Wynans, dopo la morte del chitarrista texano, il disco “From The Heart”, uscito nel 2003, fu registrato proprio in Texas, con la produzione di Layton e Shannon. Da allora, quasi tutti i dischi successivi, usciti per la Blind Pig Records, sono stati prodotti da Jim Gaines, che torna dietro alla consolle anche per questo “Believe”, registrato in una delle mecche assolute della musica americana, i FAME Studios a Muscle Shoals, Alabama.
Si tratta di un album composto da undici brani, cinque covers e sei pezzi autografi e, senza possibilità di essere smentito, è il migliore mai pubblicato da Albert. Sarà per il suono che lo ammanta, sarà per le parti di chitarra veramente splendide, sarà per le canzoni reinterpretate, ma è un disco superiore alla media rispetto ad altri simili come impostazione.
Cummings non è solo un bluesman, ma un amante del country e, in quest’occasione troviamo elementi di soul e rock in bella evidenza. Il nostro ha raramente tradito le aspettative degli ascoltatori, dei fan del blues elettrico. Sicuramente dotato dal punto di vista tecnico, riesce ad ottenere ottime sonorità dalla sua Fender, spicca, diversamente da molti altri, per la capacità di scrittura a tal punto da poter essere insignito dell’epiteto di “cantautore del blues-rock”. Qualche cover ci è sempre scappata, pochissime per la verità, Live esclusi, un B.B. King qui, un Merle Haggard là, e un brano di Muddy Waters, in tutti i suoi album, ma per il nuovo disco ce ne sono ben quattro (anzi cinque), l’iniziale “Hold On” (manca “I’m Comin’”, ma il brano è proprio quello di Sam & Dave, scritto da Isaac Hayes). Versione calda ed appassionata, in cui fiati e voci non mancano assolutamente a supporto e che ci mette in mostra un Cummings cantante tutt’altro che da disprezzare.
Troviamo pure una rilettura di “Crazy love” di Van Morrison, delicata e struggente, trasformata in una bellissima deep soul ballad, anche grazie alla presenza del tastierista Clayton Ivey. La chiusura è affidata a “Me and my guitar” di Feddie King con un assolo da applausi a scena aperta, combinazione di tecnica e anima.
A livello lirico i temi affrontati riguardano la quotidianità, niente di personale ed intimo, mentre, musicalmente, rimaniamo in ambito di R’N’B e southern soul come in “Do What Mama Says”, sempre con fiati, coriste e tastiere a profusione.
Con “Get Out Of Here”, che aggiunge elementi country e sudisti, sempre cantati con voce ricca di feeling da Cummings, che comunque rilascia un torrido assolo dei suoi, tagliente, ripetuto e vibrante.
Un’uscita davvero esaltante, anche per me che, di solito, non sono molto incline a farmi coinvolgere da dischi in cui è protagonista la sei corde elettrica che rilascia assoli torridi!!!


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