Tornando all’EP di debutto di Okkervil River, “Bedroom”, nel 1998, il frontman e cantautore principale Will Sheff ha avuto l’abitudine di trasformare eventi ordinari in trattati surreali sulla vulnerabilità emotiva e sui vari modi in cui troviamo speranza e ci viene offerto dolore ogni giorno. Scrittore le cui parole conducono gli ascoltatori lungo percorsi coperti da allegorie densamente affollate e analogie vaganti, Sheff mira a scomporre temi enormi in piccoli momenti che echeggiano con un’umanità sostenuta, ma che sono spesso visti attraverso una lente di narrazioni fratturate, sebbene completamente accattivanti. E dai primi momenti del debutto da solista di Will, “Nothing Special”, il suo talento per la meraviglia accuratamente curata e l’incantesimo delicatamente melodico ha dimostrato di essere in continua evoluzione e una delle risorse più preziose dell’indie rock.
L’apertura “The Spiral Season” inizia con un suono spettrale, selezionato con le dita, la voce del nostro che trema nell’aria mattutina, una presenza che ci fa entrare in un mondo di autodistruzione e catarsi. La canzone alla fine sboccia in un vortice in picchiata che ci porta via tra le nuvole, dandoci speranza di fronte all’apocalisse. Non stiamo parlando di mezze misure qui; si accontenta nientemeno che dell’estasi di fronte alla devastazione, offrendo una prospettiva alternativa che cattura perfettamente la radiosa bellezza del mondo che ci circonda. Se lasciamo andare tutto, forse anche l’oscurità può essere eliminata. E quell’idea di lasciarsi alle spalle il passato percorre l’intero record, permettendogli di concentrarsi nuovamente su ciò che vuole fare e di non preoccuparsi delle aspettative che lo collegano alla storia di Okkervil River.
“In the Thick of It”, con le sue sottili linee di pianoforte e le sue melodie spiegate, ci chiede di abbracciare il cambiamento e di essere risolutamente consapevoli del mondo e del nostro posto in esso ogni minuto che passa. C’è una bellezza traballante nel brano, ancorata da una voce il cui unico desiderio è che restiamo con lui solo per un po’, mentre lui risolve tutta questa ‘merda’. Le sue rivelazioni sono pazienti, legate alla scoperta di sé e allo sviluppo personale. E con le sfumature tenui che si trovano nella voce ospite di Cassandra Jenkins.
Uscendo dai confini del gruppo, Sheff si è ritrovato circondato da una cerchia sempre più ampia di collaboratori e avrebbe continuato a passare in secondo piano durante le sessioni di registrazione iniziali di “Nothing Special”, lasciando quel lavoro a musicisti che condividevano i suoi affetti musicali. È stato in grado di vedere il record attraverso una struttura più ampia e non era così determinato a perfezionare tutto da solo. Questo lo ha lasciato aperto alle modifiche necessarie e ai sottili cambiamenti che arrivavano con ogni ripresa e gli ha permesso di produrre l’LP senza centrarlo su sé stesso.
Tra i viaggi stellari di “Estrangement Zone”, fondato su un ritmo percussivo sconfinato e l’eventuale rilascio di linee miasmiche di chitarra, e “Holy Man”, in cui tenta di sviluppare una prospettiva equilibrata riguardo alla dualità delle tendenze egoistiche e altruistiche dell’umanità, trova il modo di esaminare entrambi senza perdere di vista ciò che ci rende capaci di tali estremi cambiamenti nell’atto e nell’intenzione. Queste canzoni si stabilizzano in un suono che sembra sciolto, ma praticato, un ruggito morbido che gli dà molte opportunità per esplorare questi temi in un ambiente relativamente controllato. La sua voce è sempre la guida, una luce tremolante che piega naturalmente la musica ai propri desideri, anche se ci sono momenti in cui si allontana, dando spazio agli altri musicisti per imprimere le proprie impronte uniche su queste tracce.
In “Nothing Special”, cerca di bilanciare le pressioni di ciò che ha fatto con le aspettative di ciò che pensa che le persone vogliano che faccia. Qui, però, trova semplicemente conforto in ciò che vuole fare, in ciò che lo fa stare bene. E in quei momenti, niente è speciale e tutto lo è. E c’è qualcosa di meravigliosamente rassicurante nel saperlo!!!
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