WHITE HILLS – ‘The Revenge Of Heads On Fire’ cover albumNato dalle vivide immagini indotte da un sogno febbrile, con un titolo ispirato al mito dei guerrieri vichinghi che danno fuoco ai loro elmi per stupire e intimidire i loro nemici, “The Revenge Of Heads On Fire” è un album intensamente appassionato e focoso. L’ultimo capitolo delle avventure psichedeliche degli alchimisti psichedelici di New York White Hills, la band ha alzato di nuovo gli amplificatori e si è lanciata a capofitto nel mondo confuso e vertiginoso di grandi riff e vorticoso fumo caleidoscopico. Immergendo l’ascoltatore in quella che può essere classificata come una lussuosa cacofonia di follia creativa, il duo ti porta in un viaggio da brivido indotto da allucinogeni.

Esplorando i temi della mortalità, della trasformazione e della rinascita, i nostri bilanciano l’energia viscerale dell’heavy rock feroce e sfrenato con atmosfere oscure stranamente beate e paesaggi sonori vorticosi. Questa scintillante esplosione creativa ha permesso alla band di crogiolarsi in una profondità spirituale senza precedenti, entrando in regni di magia sonora mai visti nei loro primi lavori. C’è anche un elemento di riscoperta con “The Revenge Of Heads On Fire”; il disco riunisce sei brani ritrovati per accompagnare versioni remixate del materiale originale che componeva quello che è considerato l’album prototipo del 2007 “Heads On Fire”.

Mentre la musica vibra e scorre attraverso di te, la tua testa si sente come se fosse stata legata a un motore a reazione e sottoposta a un potente boom sonoro. È sicuro dire che per molti versi, il nuovo rilascio è inizialmente un album piuttosto scoraggiante e intimidatorio, con un’opera magnum di 21 minuti situata al centro. Inquietante attraverso l’uso di sintetizzatori ed elaborazioni minacciose, il viaggio misterioso e non ortodosso di White Hills attraverso gli angoli oscuri della psichedelia ti fa rizzare i peli sulla nuca.

L’artigianato musicale dell’LP è impeccabile, operando all’interno di un paradosso di scarsità e pienezza. Con una metodologia alla Pink Floyd, il lavoro suona come un pezzo continuo, mentre ogni canzone sanguina nell’altra. Questa immersione ininterrotta è la chiave della natura ammaliante della raccolta e guida l’ascoltatore attraverso un viaggio psichedelico davvero vecchio stile. Ciò è stato ottenuto da chitarre rauche che si muovono a spirale attraverso i canali uditivi, con bassi intrisi di fuzz che si muovono metodicamente sotto strati di sintetizzatori e un intricato sound design. I crash dei piatti si riversano insieme a ritmi di kick profondi che ti tengono con i piedi per terra e nel momento. Tutto si unisce per creare un’esperienza ipnotica che in qualche modo sfida qualsiasi forma di categorizzazione o definizione.

Ad ogni ascolto trovi qualcosa di nuovo, profondo e avvincente. Aprendo con “The Instrumental Head” si ha un’idea forte di cosa tratta questo disco, mentre un effetto vorticoso si accumula e si lancia in un riff in stile Black Sabbath. “Bleeding into Radiate”, il tuo viaggio spirituale inizia qui quando la voce di Dave W. si sposta da sinistra a destra mentre la batteria frenetica spinge lungo riff slanciati. “Oceans Of Sound” è un classico brano fuzz rock che ti farebbe facilmente sfrecciare lungo un’autostrada nel deserto. Conduce nella “Speed ​​​​Toilet” dal nome forte; un ottimo esempio di come funziona questo rilascio, inizia con riff rauchi e poi sempre così dolcemente rifluisce in paesaggi sonori atmosferici di suoni e voci irrequieti. Al centro c’è l’opera magnum della band, “Don’t Be Afraid”, un sogno febbrile di 21 minuti di suoni ossessionanti e processi soprannaturali che ti mettono al limite. Con i droni oscuri che lasciano il posto a momenti di riff epocali e ritornano di nuovo, questa traccia è una vera esperienza psichedelica. La conclusione con l’uptempo e punk “Eternity”, un breve e acuto ritorno alla realtà dopo un intenso trip.

“The Revenge Of Heads On Fire” è un must per tutti gli appassionati di musica psichedelica; sovvertire le convenzioni e abbracciare l’innovazione L’enigmatico set del duo è un’esplorazione sonora intensamente oscura e inquietante!!!


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