WHITE HILLS: “Splintered Metal Sky” cover albumEcco un gruppo che non conosce stanchezza! Si, è vero, sono trascorsi tre anni dal precedente “Stop mute defeat”, ma sono usciti diversi CD-r nel frattempo. Dave W e la sua compagna Ego Sensation si ripresentano a noi con una nuova etichetta, God Unknown Records, di proprietà del bassista inglese Jason Stoll, membro dei Mugstar, band psichedelica. Non si capisce bene il motivo per cui i nostri abbiano abbandonato la Thrill Jockey, forse per una questione relativa al tipo di suono che la label voleva leggermente più accessibile (come risulta sul precedente lavoro), mentre i due desideravono rientrare in situazioni più underground.

Formatisi nel 2003, Ego Sensation (basso / voce) e Dave W (chitarra / voce) sono i membri fondatori e unici costanti della band e prendono spunto sonicamente da artisti del calibro di Hawkwind, The Stooges, MC5 e Spiritualized.

“Midday Memory” apre il disco a una serie di rumori aspri che si potrebbero trovare in un album dei Cabaret Voltaire. Secondo le note promozionali, l’album è ispirato al ronzio e al rombo dei macchinari che pulsano per New York e questo si riflette in “Now Manhattan”. L’ascolto di questo brano mi ha fatto venire in mente band come Einsturzende Neubauten e Foetus, musica industriale di un’epoca in cui significava esattamente questo, prima del disgustoso nichilismo dei NIN o della teatralità gotica di Marilyn Manson. “a:CoNSTRUCT” è un breve rumore di 32 secondi a cui segue “Digital Trash” , un numero che ha un’influenza dei Kraftwerk / dei primi Skinny Puppy. I fraseggi vocali semplicistici dei primi si fondono bene con i groove industriali più duri dei secondi. I cinque secondi di “No Fear” potrebbero essere i White Hills che interpretano “You Suffer” dei Napalm Death, nel senso che va e viene in un lampo. Il numero di band ispirate dagli Swans è incalcolabile e la traccia successiva, “Honesty” è l’ultima a dipingere la propria devozione a quella band, un no wave slammer che riflette la bruttezza dell’architettura più brutalista di New York. “b:CoNSTRUCT” apre la seconda metà dell’album ed è simile al suono della metropolitana di New York City e delle persone che la utilizzano. Questo non è del tutto casuale visto che durante il processo di registrazione, la band ha raccolto field recordings dei suoni della città e le ha incorporate nella musica. “Rats” è una faccenda cupa e rumorosa che mantiene lo stesso tempo per tutta la propria durata e mi ha ricordato il classico trascurato e sottovalutato “Filth Pig” dei Ministry, in particolare la loro interpretazione di “Lay Lady Lay” di Bob Dylan. “Numbers” riassume il senso di frustrazione che si proverebbe nel trovarsi immersi nel traffico di New York.

Jim Jarmusch fa un paio di apparizioni, è un fan della band, che ha avuto un ruolo nel suo film sui vampiri “Only Lovers Left Alive”, inoltre non è estraneo alla musica, essendo stato un membro, negli anni ’80, dei The Del-Byzanteens prima di cogliere il bug della regia. “c:CoNSTRUCT è una delle due tracce che contengono il lavoro di chitarra ambient di Jim (l’altro è “Illusion”) ed è una sorta di intermezzo ambient (per così dire) che scorre piacevolmente. La suddetta “Illusion” ha un’atmosfera più punk ed è forse la melodia più convenzionalmente aggressiva dell’album, rendendola un modo molto efficace per concludere “Splintered Metal Sky”.

I White Hills hanno deciso di cambiare le cose con un album in stile acid metal industriale / Swans. Questo può confondere, forse alienare la base di fan più accaniti della formazione, ma per quelli un po’ più flessibili alle mutazioni, rappresenta una deviazione intrigante e una degna aggiunta al loro meritatamente stimato catalogo!!!


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