TRISTEN – ‘Acquatic Flowers’ cover album“Aquatic Flowers”, il quinto album di Tristen Gaspadarek, alias Tristen, con sede a Nashville, mette in luce il lirismo competente della cantautrice, la voce melliflua e il dono per la creazione di melodie dalle influenze pop, un ulteriore affinamento della tavolozza utilizzata nelle versioni precedenti, tra cui l’incantevole del 2017 “Sneaker Waves”.

La nostra autrice è sicuramente ben dotata, capace di scrivere anthem folk-pop di incredibile fattura. Come Angel Olsen e Sharon Van Etten, o le giovani Faye Webster e Phoebe Bridgers, la Gaspadarek ha uno stile tutto suo facilmente riconoscibile che sta velocemente facendo breccia nel cuore del pubblico indie americano. Il nuovo album è stato prodotto dal marito, musicista e co-autore di alcuni testi del nuovo disco, Buddy Hughen, presso il loro personalissimo studio di Nashville, i Tight Squeeze studios.

Tristen è un membro attivo della scena di Nashville e ha collaborato con artisti di estrazione differente come Jenny Lewis, Wanda Jackson, Steelism e All Them Witches e diviso il palco con Robyn Hitchcock, Television e Vanessa Carlton. Proprio con l’amica Vanessa, l’anno scorso, ha scritto e pubblicato l’acclamato “Love is an Art”.

L’album si apre con “Complex”, la raffinata batteria di Andy Spore che stabilisce un ritmo allegro e folk. “Wrong with You” copre un terreno simile, la cantante avverte un possibile amante che ‘la voce nella mia testa parla più forte di / qualsiasi cosa tu possa dire’. La melodia allegra della canzone contrasta efficacemente con un ritratto universale, come di solito parliamo di noi stessi (e degli altri) per intimità, minacciati dalla vulnerabilità che accompagna l’impegno. In “I Need Your Love”, la nostra offre una delle melodie più orecchiabili dell’album. “Athena” è forse la traccia più importante, una gemma folk-rock guidata e testurizzata dalle chitarre stratificate di Buddy Hughen (pulite/ritmiche e riverberate/melodiche). Mentre il pezzo si sviluppa, adotta un’atmosfera trippy, che ricorda il folk psichedelico di Kurt Vile in “Smoke Ring for My Halo” del 2011.

Uno dei brani più lunatici e più intriganti di “Aquatic Flowers”, la chiusura dell’album, “Say Goodnight”, indica apertamente che la cantante vuole dormire per evitare un disaccordo con il suo partner. Le linee ‘Lasciami volare via / un granello di sabbia nel mare / bocca dell’oscurità’, tuttavia, insieme all’atmosfera sfocata aggiunta alla traccia a metà strada, indicano la fattibilità di un’interpretazione secondaria e più inquietante: la cantante che accoglie la morte, magari tramite sonniferi, la sua ‘Buonanotte’ equivale a un ultimo addio.

Con quest’ultima fatica, i paragoni con Jenny Lewis (con la cui band di Tristen si è esibita nel 2015), Laura Veirs e Aimee Mann, tra gli altri, sono inevitabili. Tristen, tuttavia, naviga nel suo mix unico di connotazione melodica, paesaggi sonori pop, stanchezza del mondo e ottimismo prevalente (nonostante il tono forse tragico della traccia finale). “Aquatic Flowers” attirerà potenzialmente un pubblico diversificato, brani che spaziano dal vivace al sognante, ideali per i primi giorni dell’estate!!!


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