THE WAVE PICTURES – ‘When The Purple Emperor Spreads His Wing’Il nuovo doppio album di The Wave Pictures è un tour de force. Rivive energicamente il concetto del doppio disco, ricordandoci perché a volte 20 composizioni sono esattamente ciò che serve per creare un tutto. Ogni lato dell’LP ritrae una stagione; i quattro insieme creano un ciclo di canzoni di un anno intero. Il lavoro celebra anche le influenze che ispirano il trio. Puoi ascoltare un po’ di country, un po’ di musica surf e molto del primo pop britannico, il tutto fatto con autenticità e freschezza. In un’ora, sei minuti e 51 secondi, i nostri hanno condensato decenni di suoni, spostandosi senza soluzione di continuità da uno stile all’altro.

È una vera impresa per tre persone con pochi amici. Lo portano via grazie alla pura musicalità che deriva da ogni traccia. Non c’è nulla di dirompente nel cambiamento ispirato a The Who da “Douglas” a “Jennifer” con i suoi echi di pop africano. Chiaramente, questi sono musicisti che si conoscono e hanno consapevolezza di quello che suonano. Prendono le influenze e le fanno proprie. Gli accordi sono morti. L’armonica viene utilizzata quando il brano non funzionerà senza di essa; lo stesso con gli strumenti, ma il vero fondamento di questo rilascio si basa su quella trinità rock: solista, basso e batteria. Questo riporta il pop alle origini. L’anello della sei corde, che celebra la centralità di quel suono nel pop. Il basso e la batteria prendono il loro giusto posto alla pari con il protagonista per creare grandi pezzi che utilizzano riff dalle radici del pop.

Ok, possono suonare, ma sanno scrivere? Mentre la musica riprende suoni da tutto il mondo e attraverso i decenni, i testi sono spesso personali, come in “Winter Baby”. E solo loro potevano scrivere “Walking to Wymeswold”. Eppure toccano anche l’universale in canzoni quali “When the Purple Majesty Spreads His Wings”. All’interno del tema delle quattro stagioni i testi raccontano storie come in “Never Better”. Nel frattempo “River of Gold” è il riflesso di tre minuti di un momento. C’è poesia in questi testi. Sono in qualche modo ambigui, la qualità a cui i poeti del momento sono incoraggiati ad aspirare. Reggono bene senza la musica, ma prendono davvero vita con essa. Ci attirano condividendo il personale e ci premiano per essere venuti evidenziando l’universale. E hanno un senso dell’umorismo, che impedisce a ciascuno di prendere tutto troppo sul serio.

Ma ciò che rende tutto questo insieme è il senso di gioia che passa attraverso. Non è necessariamente nelle liriche, ma nell’intera esperienza creata da The Wave Pictures. Ad un certo punto, sembra che questi tre musicisti lo farebbero anche se nessun altro li ascoltasse e che si divertono a fare musica e raccontare storie tra di loro. Fortunatamente siamo stati invitati al loro banchetto!!!


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