THE SUTTLES – ‘Stories’n cover album“Stories”, il secondo album del trio parigino The Suttles, non potrebbe essere più indicato a me, alla soglia dei sessanta, per riportarmi nei miei vent’anni. Si incontra all’incrocio tra power pop e punk rock del ’77 con ulteriori tocchi di mod e new wave.

Potresti riconoscere Fred, Julian e Max come tre quinti di Jon & the Vons. E questi ragazzi hanno suonato in molte altre band interessanti come Opération-S, Protokids, Les Braqueurs e Les Terribles. Questi tre hanno formato The Suttles nel 2019 e hanno già ottenuto due versioni complete fuori dalla porta.

“Stories” segue lo stesso progetto del debutto omonimo dell’anno scorso su Les Disques à Rebours. Le canzoni sono melodiose ed energiche, e sono influenzate da tutti i tuoi dischi preferiti dal 1977 al 1980.

“I Wanna Get That Girl” è la quintessenza del power pop punk e un ottimo settaggio del suono per l’intero rilascio. “First Time” non è una cover della canzone dei The Boys, ma sicuramente me li ricorda. “Papercut” e “Arrête de Penser” sono veri e propri banger punk in stile ’77.

“It’s Alright” è il power pop da manuale. “Seul” è l’adorazione di Jam. “Bad Time” è una cover killer della classica melodia del vecchio gruppo beat britannico The Roulettes. Il punk/powerpop è sempre un genere di riferimento per me, e ancora una volta i Suttles hanno perfettamente inchiodato quel suono.

Brani che sono inni, alla gioventù e alla vita stessa. Canzoni veloci, perfettamente rifinite tra melodia e aggressività, che sembrano provenire da locali di second’ordine di Londra, Manchester oppure Belfast. Ci sono dieci pezzi autografi nel solco di The Boys!, Buzzcocks quindi il perfetto incontro di punk e power pop. L’undicesimo brano è una cover, stravolta, di “Bad Time” dei Roulettes (1964).

Tutte le tracce lasciano il segno sia quelle cantate in inglese che le due in francese e in spagnolo. Sono solo venticinque minuti, ma capaci di farti muovere (a meno che tu non sia morto) e di cambiarti la giornata in meglio!!!


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