Jeff Mills è stato una figura di spicco, un gigante della techno, soprattutto negli anni ’90. Da parecchio tempo è diventato molto prolifico, ma forse si è perso nella ricerca di un suono ricco di atmosfera che spesso era piuttosto vacuo e inefficace. Recentemente sembra tornato a elargire ottime cose quali “The Crystal City is Alive” a nome The Beneficiaries assieme a Eddie Fawlkes e il lavoro con gli spoken di Jessica Care Moore in cui ci deliziava con un sound afrofuturistico. Ora è il turno di “Counter Active” a nome The Paradox in cui il nostro collabora con il tastierista francese Jean-Phi Dary.
Si tratta di un progetto di jazz elettronico. Dary ha incontrato Mills mentre si esibiva nel tour del 2019 a sostegno di Jeff e dell’album collaborativo del compianto Tony Allen del 2018, “Tomorrow Comes The Harvest”.
The Paradox ‘dà valore alle creazioni di improvvisazione’, secondo Mills, che a maggio ha annunciato che avrebbe ampliato Axis per includere colonne sonore di musica classica, jazz e film oltre alle sue uscite di musica elettronica. “Counter Active” non è stata la prima pubblicazione di Axis Records a fondere jazz e musica elettronica. A ottobre, Byron The Aquarius ha ottenuto lo stesso risultato in “Ambrosia” e Mills ha notato che “Every Dog Has Day Vol. 12” sotto il suo pseudonimo di Millsart includeva ‘tracce più elettroniche influenzate dal jazz’.
Registrato in tempo reale; secondo la nota stampa queste composizioni ‘riflettono azioni spontanee catturate che concedono onestà e verità’. Dary, musicista di origini guyanesi, è un polistrumentista specializzato in tastiere e pianoforte attivo dagli anni ’80, lavorando con artisti del calibro di Peter Gabriel e Phoenix lungo la strada. The Paradox è l’ultimo progetto della Axis Records.
Jeff aveva voglia di crossover e qui riesce nell’intento di fondere i beats deep-techno con i fraseggi jazz fusion del tastierista della Guyana. Certo non si inventa nulla di nuovo, ma ci vengono offerte belle vibrazioni con atmosfere notturne e vellutate che risultano molto piacevoli ad ascolti ripetuti. “Counter Active” rivela un parco ritmico e melodico più cavernoso e spettrale, con un Mills chirurgico ad aprire la via a lead e assoli del compagno di squadra, che ha il pregio di mantenersi sempre sul pezzo, evitando virtuosismi d’accatto sul Rhodes e facendo quadrare – molto bene, diciamolo – i conti.
Credo di poter affermare che il 2020 per Mills sia stato un anno di rinascita e che questo lavoro meriti un attento ascolto!!!
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