TAS CRU – ‘Riffin’ The Blue’ cover albumQuesto è l’ultimo sforzo di Tas Cru, un altro fantastico set di tutte le nuove canzoni che presentano grandi riff, o come dice lui, ‘Quella melodia implacabile che ti afferra per la gola e non ti lascia andare!’. Questi brani lo incarnano, con storie superbe, testi e, soprattutto, eccezionali ganci per chitarra.

Autoprodotto, presenta anche due coraggiosi ospiti musicali: Mike Zito e Bruce Katz. Zito aggiunge la sua chitarra ai tagli di apertura e di chiusura. Katz gioca un ruolo più importante, apparendo su pianoforti e/o organo in ogni traccia. Lui e Mike sono eccezionali. I compagni di studio sono May Ann Casale ai cori, Bob Purdy al basso, Ron Keck alle percussioni, Andy Hearn alla batteria (la prima traccia con Lenny Milano) e Bill Barry che aggiunge anche l’organo al brano principale. Cru, ovviamente, si occupa della voce solista e della sei corde.

La title track fa girare le cose. Un grande groove attraversa la melodia mentre il nostro canta e suona con passione. La chitarra di Zito è enfatica e struggente nel supporto e nell’assolo. Tas testimonia la propria passione e la febbre delle sei corde nel riffing del blues. Katz aiuta a portare la melodia all’organo mentre i due chitarristi costruiscono un finale entusiasmante. Il successivo è un taglio divertente da cui Cru ha tratto ispirazione a Memphis al Rum Boogie Bar. “Brown Liquor Woman” è stato ispirato da due gentili membri del sesso opposto che sono rimasti sconvolti da altre donne che hanno sorseggiato gli spiriti più oscuri. Katz presenta un bel lavoro al pianoforte mentre Tas canta e i coristi danno ampio supporto. Le donne del ‘liquore bruno’ non bevono champagne o vino come le femmine più raffinate; hanno whisky e forse altro nelle loro menti.

“Stand Up!” segue, inserendosi nello stampo della canzone di protesta come orecchiabile commento sociale. Un ritmo e un messaggio trascinanti rendono questo un vincitore. Il leader canta con enfasi e la formazione sostiene con uguale emozione. Un bel assolo di chitarra e un accompagnamento d’organo aggiungono molto a questo brano. Le cose rallentano con “One More Time”, con una grande apertura di Bruce al piano e poi alcuni deliziosi lick di chitarra di Cru. Questa ballata blues racconta la storia delle cose che contano tra lui e la sua donna. C’è molta chitarra e l’organo entra per aggiungere profondità e consistenza alla musica.

Segue “Throw It All Away”, un pezzo rimbalzante e brillante con una bella sei corde in primo piano. Tas canta di nuovo con emozione mentre naviga in un altro brano interessante sulle relazioni. È il turno di “Crazy Getting In My Way”, che ha un ritmo pesante e una grande atmosfera. Organo e chitarra si mescolano in modo seducente con la voce e si fanno strada in una sorta di duo di organo e sei corde che è delizioso. “Heal My Misery” è una traccia funky che si muove piacevolmente con Katz che si posa su un altro grande organo mentre la chitarra di Cru prende un ritmo. Anche qui viene offerto un altro super assolo chitarristico. Il blues lento è lo stile di “House Of The Blues”. La chitarra emotiva e profonda apre il taglio con Bruce che sovrappone alcuni organi per effetto. Tanto il cantante ci dà grinta e sentimento quanto la chitarra e l’organo aiutano anche a creare l’atmosfera. Qui è presente un enorme assolo di chitarra.

Più funky segue con “Let It Happen”. Tas ci regala alcuni bei passaggi sulla propria sei corde per divertirci, e poi Katz lo segue con un fantastico assolo di piano. Le cose oscillano sulla traccia successiva con un bel boogie intitolato “Miss This Man”. Voci appassionate, pianoforte stridente (incluso un altro primo assolo), strati di organo pregiato ed eccellenti riff chitarristici fanno di questo pezzo un ottimo taglio. Il tempo si raffredda per l’inizio profondo e inquietante del brano finale. “Memphis Gone” che conclude il set, con slide, pianoforte e voce. Le cose poi si sviluppano mentre Cru e la band ci entrano pesantemente. La slide e il pianoforte sono eccezionali in quanto suonano l’uno con l’altro con sentimento.

Questo è l’undicesimo disco pubblicato dal nostro e sta dando il massimo. Le canzoni sono tutte di altissimo livello. Hanno grandi storie e vengono trasmesse con passione e un’eccellente musicalità. Lo consiglio vivamente!!!


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