SUPERORGANISM – ‘World Wide Pop’ cover albumIl debutto del 2018 di Superorganism era un affare meravigliosamente disordinato. Probabilmente il rilascio omonimo era incoerente, fugace, inconsistente e non raffinato. Tuttavia, non c’era alcun argomento contrario sul fatto che fosse incredibilmente divertente. La band ‘fai-da-te’ si è impegnata a spruzzare ogni colore di vernice sulla tela e ridacchiando qualunque fosse il risultato. Un milione di idee sono state spruzzate l’una contro l’altra, scontrandosi insieme per creare qualcosa di simile all’arte. Incarnando l’adolescenza stravagante, c’era qualcosa di meravigliosamente spensierato e disinteressato alle convenzioni che risuonava notevolmente con il pubblico. Poiché il vetro frantumato e le lattine di cola che si aprivano venivano usati come pattern di sintetizzatore o batteria, c’era un senso di avventura sconosciuto che i ragazzi hanno sfruttato con piacere. Nessuno poteva negare che la musica pop dei Superorganism fosse diversa.

Divertente, eccentrico e diverso sono tutti termini meravigliosamente validi da usare, ma con il seguito del 2022, vediamo i nostri confermare che dopo aver tolto le frivolezze e gli espedienti, la creatività deriva da un vero talento nella scrittura di canzoni e nella musicalità. Sfatando ogni argomentazione secondo cui la formazione è strana per il gusto di essere anticonformista, questo disco è una coesione di idee che sono accresciute dalle scelte bizzarre, non poggiate su di esse.

“World Wide Pop” fa certamente uno sforzo maggiore per integrarsi con la scena pop che lo circonda, ma non rinuncia mai al proprio pugno di ferro sulle personali idiosincrasie. Aprendo con la scarica di adrenalina di “Black Hole Baby”, la band ristabilisce ogni caratteristica che li ha portati negli occhi e nelle orecchie della nazione. Man mano che il lavoro si sviluppa, queste eccentricità diventano meno abrasive e più decorative, utilizzate solo per migliorare i vorticosi mondi pop psichedelici da loro creati.

Con ritornelli gioiosi e testi ripetitivi, le tracce sembrano create su misura per essere condivise con una comunità, tutte potenzialmente inni da cantare all’unisono, mentre la band solleva i brani tra le nuvole.

Se il futuro del pop può portare avanti quel cuore e l’invenzione del ‘Superorganismo’, andrà tutto bene!!!


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