STRUNG LIKE A HORSE: “Woah!” cover albumGli Strung Like a Horse sono in parte bluegrass, in parte rock del sud, in parte folk-punk e tutti ad alta energia. Con sede a Chattanooga, nel Tennessee, fondono la loro versione di Americana come nessun altro e il loro album di debutto in studio, “WHOA!”, è il punto di partenza perfetto per chi non li ha mai ascoltati. Per quelli che l’hanno fatto, dovreste già essere preparati grazie a Twitter.

Dopo quello che è stato appena scritto, ci si potrebbe aspettare che “WHOA!” inizi con un pezzo rock, ma sarebbe completamente sbagliato. “F * ck What They Think”, è una ballata acustica, con testi narrativi in ​​linea con il compianto, grande, John Prine. Il cantante Clay Maselle (che suona anche chitarra ritmica e mandolino) rievoca ulteriormente il fantasma di Prine (anche se involontariamente) inchiodando la sua voce. Ho dovuto scuotere la testa un paio di volte per essere certo che non fosse John a cantare. Il resto della band, Tyler Martelli (chitarra solista, piano, organo, tastiera, mandolino), Eric ‘Crispy’ Crisp (batteria, campane, percussioni) e Dan Pinson (contrabbasso verticale, basso elettrico, chitarra lap steel) fanno decollare il suono di questo eccitante gruppo. Il fatto che “WHOA!” sia prodotto dal pluripremiato GRAMMY, il mago della musica di Memphis Matt Ross-Spang (Prine, Jason Isbell, Al Green, Margo Price) è solo un altro fiore all’occhiello di questo gruppo unico nel suo genere.

Registrato nella leggendaria Sound Emporium Room A di Nashville, gli Strung Like a Horse portano il loro piano migliore durante l’intera registrazione. La leggenda narra che i quattro siano stati arrestati per aver rubato un carro funebre, e da allora sono stati inseparabili, raccogliendo e sorridendo come direbbe Buck Owens.

Il loro rock alternativo incontra l’atmosfera soul in “Till the Wheels Fall Off”, “Crazy Like Me” e “Glowin'”. Gli SLAH suonano elettrici su brani come “Gold in Their Souls”, “Smile While We Go” e “Cold & Lonesome”, ma la loro brillantezza risplende di più sulle tracce quando si immergono nelle radici bluegrass. “Pelahatchie Nights” e il mio preferito, “Lookin ‘For Love”, ti farà battere il piede senza che tu possa fermarti. Quest’ultimo mi ricorda i primi Eagles quando Bernie Leadon era con la band, e canzoni come “Twenty-One” e “Midnight Flyer” venivano trasmesse dalle stazioni FM. Assicurati di ascoltare fino alla fine per sentire quanto ai nostri piaccia suonare divertendosi e per divertire.

L’unica verità in corso in tutto è il gioco di parole intelligente mescolato con la musicalità stellare. I testi colpiscono, a volte in modo divertente e altre volte come un pugno allo stomaco, ma sempre in modo inaspettato.

Ora, alcune persone potrebbero avere problemi con il nome della band. Sembra che non ci sia una via di mezzo, con la gente che li ama oppure li detesta. Sono stati in tour con artisti del calibro di Old Crow Medicine Show, Shooter Jennings, Nicki Bluhm (che è presente in “Cold & Lonesome”), Charlie Daniels, Travis Tritt e molti altri. Hanno fatto proseliti all’Americana Fest, al Bonnaroo, al Moon River Music Festival, al NAMM e recentemente sono apparsi su Jam in the Van. Tutto questo sulla base dei loro spettacoli dal vivo, un paio di EP e un album dal vivo.

Questa è stata la mia prima esperienza ascoltando Strung Like a Horse e non potrei essere più felice che siano finalmente riusciti ad intercettare la mia attenzione!!!


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