STEVE REICH – ‘Reich/Richter’ cover albumSteve Reich ha ammirato a lungo le opere d’arte di Gerhard Richter, la cui astrazione e il cui legame con il minimalismo sembrano fatti su misura per una collaborazione con il compositore. Il film dell’artista “Moving Picture (946-3)”, realizzato con Corrina Belz e basato sul libro “Patterns” di Richter, ha fornito proprio questa opportunità. “Reich/Richter” è stato composto per essere eseguito insieme al film e ha ricevuto oltre un centinaio di esibizioni in proiezioni a partire dal 2019. Questa registrazione audio del lavoro è di per sé ampiamente divergente.

Il pezzo è riconoscibilmente Reich, con ostinati, poliritmi e armonie corpose che interagiscono dappertutto. L’uso di percussioni intonate, pianoforte e archi (con una parte di contrabbasso particolarmente slanciata) crea una sinfonietta che è un’estensione della strumentazione di molte delle opere chiave di Steve. L’uso di passaggi solistici di ampio respiro ai fiati è particolarmente adatto per Ensemble Intercontemporain.

Tuttavia, sarebbe un errore semplicemente paragonarlo a opere passate. “Reich/Richter” è di per sé distintivo. La direzionalità delle progressioni armoniche, che nelle cadenze interne a volte sono contrastate da falsi ingannevoli, ma nelle sezioni conclusive sono enfatiche, suggerisce un’impalcatura armonica con una notevole pianificazione a lungo termine.

Anche la strutturazione del ritmo è rigorosa. Belz ha parlato dell’organizzazione del film in ‘pixel’ e Reich ha utilizzato una scala temporale di valori ritmici per rispondere a righe di ‘pixel’. Il risultato finale scompone i fedeli poliritmi del compositore in raggruppamenti diversi, a volte sorprendenti.

L’Ensemble Intercontemporain, diretto da George Jackson, esegue una resa ritmicamente incisiva ed espressiva dell’opera. Non molti anni fa, il gruppo che eseguiva Reich sarebbe stato oltre ogni limite. È rinfrescante che quelle barriere stilistiche siano cadute in modo che formazioni eccellenti, note per le loro interpretazioni del modernismo, possano avere una crepa nel minimalismo.

“Reich/Richter” è un lavoro vivido ed avvincente che mostra tante deviazioni del suo creatore ottuagenario quanto i pilastri della creatività di Steve Reich!!!


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