STEVE FORBERT – ‘Moving Through America’ cover album“Moving Through America” è un titolo appropriato per l’ultimo disco di Steve Forbert. Non solo la title track riguarda un viaggio on the road nel cuore degli Stati Uniti, ma il resto del materiale indica anche che il cantautore non sta mai fermo ed è stato ovunque. Forbert colloca le sue narrazioni in piccoli paesi e grandi città, nella costa orientale, nella costa occidentale, nel Midwest, nel nord e nel sud e altro ancora. Il posto è importante. Non solo aggiunge colore ai suoi racconti, ma li approfondisce.

Le descrizioni di Steve offrono un vivido commento. Importa se qualcuno è uno spacciatore di droga a Lafayette, in Louisiana, o se la corazzata di cemento Palo Alto è stata messa fuori servizio e inviata ad Aptos, in California. I dettagli apparentemente banali insinuano un fascino squallido. Anche il nativo del Mississippi va avanti e indietro nel tempo. Ricorda la moneta, il nichel di bufalo, la vecchia kulture kitsch come la commedia domestica/programma televisivo/bestseller “Please Don’t Eat the Daisies”, gli spot promozionali del Florida Sunshine Tree e il Rick James di “Superfreak” con uguale disinvoltura.

La combinazione di essere in movimento, radicata sul posto e ricordare il passato per vedere dove si inserisce il presente può essere ascoltato meglio nel tributo di Forbert a Tom Petty, “Say Hello to Gainsville”. Il nostro nomina appropriatamente “Runnin’ Down a Dream” e “Freefallin’” di Tom Petty and the Heartbreakers mentre il musicista contemporaneo riflette sulla natura del tempo che passa, sul rock ‘n’ roll e su cosa tutto questo significhi. Attraverso l’uso della ripetizione, il cantautore suggerisce che nulla cambia mai e tutto cambia. Il meglio che si può fare è apprezzare i bei ricordi e godersi il momento presente finché si può. Si esprime con una strizzatina d’occhio e un sorriso accattivante.

La vita potrebbe essere tutta una barzelletta cosmica. La filosofia comune dei personaggi di Forbert è che l’esistenza è divertente. Lo attribuisce umoristicamente a un cane in “What’s a Dog Think”, ma è chiaro che capisce che gli esseri umani sono altrettanto all’oscuro del significato della vita. In altre canzoni, proclama le virtù del cibo e dell’amore (“Fried Oysters”), la qualità scadente delle cose (“Times Like These”) e quanto sia facile perdersi nella confusione dell’esistenza moderna (“I Cant Get Back”). Queste canzoni condividono linee di chitarra mutevoli che tengono l’ascoltatore coinvolto nei ritmi anche quando i testi vanno fuori pista. Fa tutto parte del processo musicale in costante movimento.

Bene, quello e la sua carismatica voce roca del sud. C’è qualcosa di speciale nel modo in cui il cantante suona addolorato e sollevato mentre ci presenta i suoi racconti sull’America. È in qualche modo innocente e pericoloso allo stesso tempo.

Dà alle stampe LP dal 1978 e ha girato ancora più a lungo. Ha pubblicato un sacco di musica, guadagnando alcuni dischi d’oro e nomination ai Grammy, e continua a trascorrere la maggior parte dell’anno suonando dal vivo. Forbert è sempre stato un trovatore narratore. Le 11 tracce di “Moving Across America” mostrano le sue abilità come cantautore ed interprete sono forti e speciali come sempre. Ascoltarlo è come fare un viaggio attraverso gli Stati Uniti con un locale ad ogni fermata che può raccontarti lo scoop!!!


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