Se non fosse stato evidente nella loro svolta nel 2020, “The Passion Of”, il quartetto punk di New Orleans Special Interest letteralmente non se la prenderebbe. Il loro tranquillamente celebrato debutto nel 2018, “Spiraling”, può sembrare secoli fa, ma il tasso di maturità della band tra ogni album è una testimonianza del loro impegno nell’esprimere le proprie ideologie in modo sempre più incisivo.
Su “Endure”, il loro primo disco per Rough Trade, gli Special Interest prendono tutto ciò che ha reso “The Passion Of” così intenso e lo moltiplicano all’ennesima potenza. Le inconfondibili performance vocali della cantante, Alli Logout, li distinguono dalla maggior parte del genere.
I primi segnali indicavano un allontanamento dal loro brutale secondo lavoro attraverso il singolo principale “Midnight Legend”, un sexy spinner da discoteca che mostra la voce ricca di Logout e la propensione per i nuovi impegni pop territoriali. È un club banger con un messaggio, una mano amica sulla pista da ballo dopo che la festa è finita e l’ultima persona si siede nel mezzo da sola. “Cherry Blue Intention” è un’altra vetrina delle loro credenziali pop potenziate, aprendo l’LP in modo dance-punk, abbastanza per un pugno allo stomaco rigido che farebbe arrossire Death From Above 1979 e Yeah Yeah Yeahs. È una vorticosa psicosi di una traccia, resa familiare dall’anima di Alli che mette insieme tutto.
Come sempre, però, Special Interest parlano per la fascia demografica spesso meno ascoltata, quella senza soldi o sistemi di supporto. “Foul” scarica la discoteca nella spazzatura per una rissa nel vicolo di una traccia, entrando di proposito sotto la pelle con grida a UTI, privazione del sonno, calli, topi e la sensazione generale di deprecazione di fare un lavoro che distrugge l’anima. La cantante non nasconde i loro sentimenti su “Foul”; sputano piscio e aceto contro il capitalismo, e la sua concussività è aspra ma seducente.
“Concering Peace” è una rimozione del ‘sogno americano’, con Alli che denuncia la difficile situazione dei ‘martiri successivi / puzzolenti dell’orologio / in un gioco mentale infinito’ mentre la band fornisce un supporto intensamente industriale. A volte, però, la poesia non lo taglierà e solo l’attacco diretto andrà bene, come in “Impulse Control” da spaccare la gola in cui Logout spoglia i ragazzi aspiranti che stanno ‘meglio succhiare la tetta della tua mamma’.
Proprio come tutti gli altri, la pandemia ha forzato la registrazione della formazione in modo creativo per questo disco, riducendo la loro dipendenza dalle esibizioni dal vivo. Tuttavia, hanno mantenuto il solito punto di partenza – la drum machine – e questo si diffonde attraverso la raccolta con ogni battito che suona sempre più come ‘Ruth Mascelli sta brandendo travi di supporto in uno studio’. I clang e gli scontri hanno sfumature industrial, un segno distintivo del core sound di Special Interest.
Tuttavia, “Endure” è chiaramente più accessibile per gli standard di “The Passion Of”. Ha una fedeltà di registrazione più alta, con ogni suono cristallino, ma l’iniziativa della band è ancora al 100% in faccia e conflittuale. I ruggiti che hanno spinto l’album precedente nel territorio punk sono ancora presenti, ma meno evidenti, insieme alla più potente voce naturale di Logout.
Pezzi fumanti come “My Displeasure” mettono in evidenza la versatilità della voce di Alli, poiché si soffermano in modo imponente su un registro più basso, mentre cantano gli orrori sempre invasivi della vita. Ciò contrasta con l’appassionato gioco di protesta “(Herman’s) House”, che rivela l’ampiezza della gamma della cantante e la sua capacità di adattare il proprio approccio in diverse circostanze. Immagina Nina Simone come frontman dei Joy Division, perché questo è essenzialmente ciò che è “Love Scene”; un minaccioso, brutto bruciatore lento che finisce nel fango grazie a un riff davvero minaccioso della co-fondatrice e chitarrista Maria Elena. Questo si estende in “Kurdish Radio” quando Logout si accoppia con lo strimpellamento di basso gotico di Nathan Cassiani.
Con una gamma più ampia di esposizione, Special Interest senza dubbio ha capito il peso di fornire un brutto seguito a “The Passion Of”. Tenendo conto di una pandemia e del panorama musicale in continua evoluzione, la band sovverte le aspettative addentrandosi maggiormente nelle loro complessità per rendere “Endure” un trionfo. Non è tanto una svolta a sinistra quanto un’evoluzione nel suono, che riesce a coprire più territorio del loro ultimo rilascio – e a trasmettere il loro messaggio in un modo che è sia più urgente che più accessibile!!!
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