SOICHI TERADA – ‘Asakusa Light’ cover albumIl produttore giapponese Soichi Terada ha iniziato a fare scalpore nel 1989, producendo l’ormai classico “Sun Shower” della cantante pop Nami Shimada. La sua etichetta Far East Recordings, nel frattempo, lanciata con Shinichiro Yokota, ha pubblicato un enorme corpus di lavori negli anni ’90 e ’00, evidenziando un tocco magico e musicale, principalmente per la house, ma anche tanto altro, dal downtempo alla jungle.

Dopo essersi stabilito in una nicchia che produce colonne sonore di giochi per computer estaticamente pubblicizzate, pubblicando due album di brani originariamente realizzati per la serie “Ape Escape”, potrebbe ancora essere in quel contesto se non fosse per “Sounds From The Far East” di Rush Hour del 2015 – compilation che fa luce sulla sua ricca eredità di musica dance, con raro materiale di deep house. Non solo ha rianimato la sua carriera dal vivo, mandandolo in tournée per mostrare i suoi talenti per una nuova generazione di fan della musica dance, ma ha anche gettato le basi per “Asakusa Light”, il suo primo nuovo album di produzioni house in 25 anni.

I ritorni dopo un lungo periodo di assenza sono sempre un rischio. In effetti, il titolo del nuovo disco deriva da ciò che Terada descrive come l’illuminazione che ha dovuto cercare a lungo e duramente, lottando per rientrare nella mente e nel processo creativo della persona che era quasi tre decenni fa. Ma registrato con la stessa attrezzatura analogica di quando era al suo apice prolifico, è un ritorno quasi impeccabile a ciò che rende la sua musica così potente e attraente.

Il singolo principale, “Bamboo Fighter”, è il taglio più dancefloor e porta tutti i classici segni distintivi del nostro: basso contagiosamente rimbalzante, piombo sbarazzino a 8 bit e pad seducenti d’atmosfera, ritmi di drum machine oscillanti accentuati da un breakbeat stratificato. Quello che suona come un flauto Shakuhachi aggiunge il tocco distintamente giapponese che ha definito Far East Recordings. Profondamente pieno di sentimento e groove, ti riporta direttamente all’universo di Soichi.

Un maestro nel creare l’atmosfera, puoi sentire come i suoi talenti si sono tradotti nel mondo dei giochi per computer e come la loro influenza è forse tornata in “Asakusa Light”. Dalla tensione anticipatrice dell’opener beatless “Silent Chord”, si mostra come un maestro del massimo effetto da elementi minimi; un tipo armonioso di interazione della macchina, senza la necessità di moderni trucchi di produzione.

“Marimbau” è distante e sognante su uno schema di cassa rotto, “Soaking Dry” un cenno forse alla sua capacità di trasmettere sentimenti diversi contemporaneamente, con pugnalate da discoteca e una linea di basso vagante, accordi ultra profondi e archi elettronici. L’effetto è edificante, ma anche beatamente narcotico. Con la grancassa come cuore pulsante, la musica house è progettata per commuovere, ma Terada muove i tuoi piedi e stimola la tua anima. La linea di basso di “Runners” evoca il movimento del suo nome, ma le melodie scintillanti sopra ti fanno fluttuare in una sospensione sublime.

Rush Hour fa paragoni con altri grandi della deep house, come i pionieristici Burrell Brothers di Nu Groove, il poliedrico Ben Cenac, Larry Heard e Wamdue Kids. Anche se questo significa musica house del tipo più celestiale ed etereo, il suono di Terada è tutto suo. Diamo il bentornato ad un gigante!!!


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