ROSALIE CUNNINGHAM – ‘Two Piece Puzzle’ cover albumÈ un album che ha già ricevuto le prime recensioni. Recensioni che sono straordinariamente positive e sature di superlativi.

L’ex mente/polistrumentista di Purson, Rosalie Cunningham, è tornata nel 2022 per regalare al mondo il proprio secondo album da solista, “Two Piece Puzzle”. Rosalie ha intensificato il suo gioco più di quanto mi aspettassi. Mi attendevo una certa crescita dal suo debutto, ma non ero preparato per la profondità e lo sviluppo che mostra questo nuovo rilascio. “Start With the Corners” dà il via alle danze e parla di imprevedibile. La canzone si configura per essere questo tipo di traccia psichedelica a combustione lenta in stile Doors, ma poi prende una brusca svolta in una jam solida e contagiosa orientata al groove.

“Donovan Ellington”, dal punto di vista dei testi, mi ha ricordato il tipo di creazione del personaggio che era una mossa caratteristica che i Beatles usavano parecchio, ma Cunningham è riuscita a farlo con il suo tocco. Invece di copiare completamente qualcosa che i quattro di Liverpool avevano perfezionato, ha preso il concetto e lo ha trasformato in, beh, sé stessa.

“Duet” è un tipo di canzoncina molto vaudeville che potrei immaginare di sentire in un revival carnevalesco di fine secolo. Con la voce del suo partner Rosco Wilson, il pezzo è un vero piacere da ascoltare e mostra anche, quale grande giocatrice di squadra, che la nostra può condividere i doveri vocali. Mi fa anche venire voglia di ascoltarla magari fare un album di duetti ad un certo punto, dato che riesce perfettamente.

A chiudere il disco c’è “The Liner Notes”, una composizione lussureggiante e bella che possiede elementi di The Allman Brothers Band, Genesis e, ancora, Jethro Tull, che tira il sipario su questa performance, che mi lascia desiderare di più e al più presto.

Rosalie Cunningham ha, davvero, superato le mie più rosee aspettative pubblicando una raccolta di brani ben realizzati, perfettamente eseguiti e, soprattutto, imprevedibili. In passato, non si vergognava di indossare la pesante influenza dei Beatles, ma con “Two Piece Puzzle” è un vero piacere ascoltare la profondità delle altre influenze come il rock progressivo classico a la-Jethro Tull e Renaissance, mentre, invade, rispettivamente, i terreni di Black Sabbath, Genesis e The Doors.

In questa occasione, la ragazza ha forgiato la propria identità. Sebbene le influenze siano presenti ed evidenti, non ho ascoltato questo lavoro sempre attento a rilevare le influenze, a confrontare il materiale nota per nota con nessuno. Tuttavia, Rosalie Cunningham si è affermata come artista e ha rivendicato il proprio posto come regina regnante nel mondo del rock progressivo e psichedelico.

È un’opera d’arte drammatica ed emozionante che potrebbe essere la colonna sonora di una fantastica performance teatrale piena di ballerini, attori e cambi di set. So che è straordinario quando un‘opera può dipingere immagini così vivide. Non è qualcosa da ascoltare e basta. È qualcosa da provare, quindi indossalo, chiudi gli occhi e lascia correre la tua immaginazione con “Two Piece Puzzle” come colonna sonora!!!


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