Con un titolo come “Shufflemania!”, a partire da una canzone intitolata “The Shuffle Man”, il cantautore Robyn Hitchcock ci sta chiedendo di fare l’impensabile: ignorare l’ordine di esecuzione del suo disco? Per la maggior parte degli artisti di registrazione che prendono molto sul serio le loro tracklist, l’esistenza di una funzione di riproduzione casuale su lettori CD, lettori MP3 e software di riproduzione musicale è probabilmente considerata un lusso malvagio. In effetti, mentre la prima traccia del disco lascia il posto alla seconda e la seconda alla terza, si ha l’impressione che il moderno Syd Barrett preferito da tutti abbia sequenziato questi dieci tagli nella tradizione degli album classici in cui le maree salgono e cadono mentre il filo persiste.
Ma Hitchcock è stato così meravigliosamente coerente nel corso degli anni che non importa. A seconda di come li contate tutti, ha pubblicato almeno 22 dischi in studio dal 1981 e nessuno di questi ha commesso passi falsi. Ascolta questi LP nella loro interezza e difficilmente incontrerai una traccia scadente, anche se potresti imbatterti in alcune stranezze da grattare la testa come “Wafflehead” di “Respect”. Con una discografia forte come quella di Robyn, la funzione shuffle non è certo una minaccia. Quindi, indipendentemente dal fatto che l’uomo stia effettivamente condonando l’atto, indipendentemente dall’ordine, avrai comunque un tocco di grandezza.
“The Shuffle Man” dà il via alle danze con un giubilo abbinato ad altre aperture di Hitchcock come “Adventure Rocketship” e “The Yip Song”. Il ritornello inesorabilmente accattivante di “Oh sì, oh sì, oh sì, oh sì, oh sì!”, che batte su un riff di due accordi sinistra-destra-sinistra-destra, è così totalmente magnetico che è impossibile ignorarlo. Ad aumentare il divertimento c’è la tendenza del nostro ad affrontare questo mitico “Shuffle Man” come qualcosa nella tradizione delle filastrocche di Lear/Carroll: ‘Fatti un favore / Non dimenticare la marmellata / Hai bisogno di un’offerta per Shuffle Man’.
“The Sir Tommy Shovel” riporta le cose ad un ritmo più veloce con promesse di bere responsabilmente e un’eco vocale che può far sussultare la spina dorsale. Segue “The Raging Muse”, che fornisce alcuni backtrack di chitarra che sono insolitamente confusi per il nostro musicista. Il ritornello fa un’offerta per un momento slanciato, anche se rimane impantanato in un punto in cui l’assurdità hitchcockiana potrebbe essere scambiata per disperazione.
Il tratto intermedio è pieno di alcune delle sue migliori composizioni, tra cui “Socrates in This Air”, uno strimpellamento, principalmente acustico, che si legge come una difesa straordinariamente seria del filosofo mentre affrontava la sua esecuzione. “The Inner Life of Scorpio” è caratterizzato dalla grandiosità di “Pet Sounds”, “Noirer Than Noir” presenta un fantastico vibrafono a tarda notte e “Midnight Tram to Nowhere” suona come un’ode locomotiva scritta ed eseguita da fantasmi che ti accompagnano nell’aldilà. Non spaventarti troppo, perché “Shufflemania!” termina con una nota positiva con il gentile numero del domani sarà migliore “One Day (It’s Being Scheduled)”. Robyn prevede che ‘la razza umana non sarà governata da bulli’. Come il brano del 2017, “I Want To Tell You About What I Want”, fa un caso di empatia con la semplice frase ‘Un giorno / Il colore della tua pelle non sarà il grande spartiacque / Un giorno / Ti importa su come le altre persone si sentono dentro’.
‘Probabilmente è il lavoro più coerente che ho realizzato’, ha affermato dell’ultimo rilascio. Da questa citazione si possono dedurre due cose. Innanzitutto, assemblare tutti questi pezzi a caso non è un’idea così controversa. Secondo, cantare “Shufflemania!” è, probabilmente, la voce più coerente su almeno 22 dischi in studio. Chiunque abbia sentito Hitchcock lavorare con gli Egyptians o il suo ritorno al jangle-pop con i Venus 3 può attestarlo. Eppure, per dire che questo LP appartiene al livello superiore dell’uomo diventa meno iperbolico ad ogni giro. Concetti come coerenza e qualità sono relativi, ma un nuovo album di Robyn Hitchcock è sempre buono per un grande promemoria di ciò che è veramente ‘grande’ e “Shufflemania!” non fa eccezione!!!
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