REPTALIENS – ‘Multiverse’ cover albumEssenzialmente una mega dose di Fringe pop, l’odissea di 10 tracce è alimentata da seducenti riff di chitarra e dalla voce ariosa di Bambi Browning, che fluttuano attraverso le canzoni come un palloncino che oscilla sempre più in alto nel cielo.

Nati da un’idea di Browning e suo marito Cole, fino ad ora i Reptaliens, con sede a Portland, Oregon, erano una band synth-pop dalle sfumature psichedeliche che affrontava argomenti strani come il transumanesimo, il rapimento alieno e la vita simulata. A volte, in altre parole, suonavano come viaggiatori astrali degli anni ’80 che si erano sbizzarriti un po’ troppo durante un precedente viaggio ad Haight-Ashbury degli anni ’60 (o quello o sono solo fanatici della fantascienza). Alcune tracce hanno funzionato, alcune canzoni sono andate male, ma in entrambi i casi ne rimanevi, comunque, inebriato. Un fascino sciocco era in mostra dappertutto.

La pandemia li ha spinti a ripensare al loro sound, tuttavia, così come un ascolto di “Been Caught Stealing” dei Jane’s Addiction, che a quanto pare è passato da superficiale a rivelatore in un batter d’occhio, ispirandoli a scrivere quello che è diventato il primo singolo del disco, l’accattivante “Like a Dog”.

L’album stesso si apre con “I Feel Fine”, in cui Bambi approfondisce la noia che è diventata parte integrante della vita in isolamento. Mentre elementi del rock alternativo degli anni ’90 turbinano attraverso le composizioni, sento ancora una forte atmosfera anni ’80, ma con il synth-pop dell’epoca scambiato per l’inebriante suono Paisley Underground scolpito dalla band pre-Mazzy Star di David Roback, gli Opal, oltre a ciò che degli anni ’60 hanno ispirato Roback e amici in “Rainy Day”. Certo, sono sicuro che quelle influenze sono di seconda mano per i Brownings, come uno sballo di contatto, ma tale è la vita a circa 40 anni dai ‘giorni felici’ degli eighties.

Detto questo, melodie vaporose, ma ottimistiche, filtrano dagli altoparlanti come il fumo che si alza in una stanza affollata per tutto il lavoro. Il fascino sciocco dei loro primi LP rimane, ma ora è rafforzato da argomenti leggermente meno eccentrici e più facilmente riconoscibili. Il disco non cambierà la tua vita, ma non è un aspetto negativo (quanti lo fanno effettivamente, comunque?). Dall’inizio alla fine, è un’esperienza estremamente piacevole. Provaci!!!


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