A distanza di sei anni da “Forever Becoming” i Pelican tornano con “Nighttime Stories” (titolo originariamente destinato ad un disco del side-project Tusk), lavoro abbastanza sorprendente che riesce a coniugare passato e presente. L’esempio migliore è la title-track, che con i suoi riff, semplici ma pesanti come macigni, forma un ponte perfetto tra “Australasia” e il 2019.
Le aperture melodiche sono dosate intelligentemente e senza sfociare mai nel post-rock (tentare di migliorare “The Fire In Our Throats Will Beckon The Thaw” sarebbe inutile) cosa che aiuta non di poco l’ascolto. “Abyssal Plain” si regge su inedite fondamenta ritmiche che alternano dark wave e blast beat, mentre “Arteries Of Blacktop” stempera un’urgenza hardcore con un finale lentissimo e dai connotati quasi noise-rock.
A causa di avvenimenti negativi l’atmosfera che permea il disco è caotica ed oscura, anche se tale caratteristica non viene compresa immediatamente, ma si materializza pezzo dopo pezzo, soprattutto nella parte discendente del l’album che mostra di sè un’anima discordante con partiture ricercate e spettacolari.
Un’opera capace di farsi apprezzare per le novità introdotte, ma che si fa riconoscere anche per i requisiti classici del gruppo!!!


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