Cover album ORLANDO WEEKS- “A Quickening”Orlando Weeks ex frontman dei Maccabees pubblica il suo l’album di debutto solista “A quickening”. Orlando ha recentemente lanciato la sua carriera solista con “Safe In Sound”, brano inserito nella A-list di BBC6 Music e ispirato ai The Blue Nile e ai Talk Talk. Mentre si avvicinava la nascita di suo figlio, Weeks voleva provare a dare un senso ad un’esperienza ordinaria e straordinaria allo stesso tempo. Il risultato è “A quickening”, un album che racconta la storia dal punto di vista di un futuro padre, figura essenziale per la storia ma che può apparire anche un po’ secondaria rispetto a quello che vive la figura materna e la conseguente sensazione di impotenza. “Stavo cercando di trovare una rotta nel mezzo di qualcosa che succede abitualmente, ma che sembra ancora eccezionale,” afferma Weeks. Ogni minuto nascono bambini eppure l’esperienza di diventare un genitore , il modo in cui promette di cambiarti la vita, è senza precedenti.

Il nuovo disco è caldo, accogliente, spirituale, con un’esposizione dominante della voce. Dal punto di vista strumentale l’album si apre poco a poco, invitando l’ascoltatore ad assecondare i testi. Il cantante afferma che la voce e gli strumenti siano come gli attori protagonisti di uno spettacolo teatrale, una volta stabiliti chi siano, bisogna farli entrare nel cast nel modo più efficace possibile.

Quindi in “A Quickening”, tromba e trombone sono sicuramente un personaggio. Il piano è un altro, il Minilogue è un altro (ed è un compagno stretto al trombone nel modo in cui comunicano). La voce è un personaggio centrale non al 100% come attore protagonista, ma ha sicuramente molte responsabilità. Se la press-release cita come punti di riferimento Talk Talk, Radiohead, Bon Iver e qualcosa dei Lambchop (potremmo quasi essere d’accordo), mi sembra giusto sottolineare che in realtà si tratti di un soft-rock da camera, un suono che si adatta all’ambiente in cui viene suonato e che gioca bene ad incastro.

Essendo l’esordio discografico in proprio, il confronto può avvenire con gli album del gruppo, ma i contatti sono molto sfumati, quasi nulli. Ci sono aperture atmosferiche con sfumature ambient e post-rock, con risultati allo stesso tempo intimi ed urgenti. Con così tante canzoni da analizzare, il processo di completamento della scrittura spesso avveniva con il figlio addormentato in grembo o nella stanza accanto. Quindi è presente una dolcezza richiesta nel modo in cui doveva suonare il piano e cantare per non disturbare il pargolo. .

È un lavoro personale, gentile e a tratti inafferrabile. Un’opera molto lontana da quanto fatto con la sua vecchia band, che richiede tempo ed attenzione per essere assimilata!!!


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