C’è un nuovo album di Omar-S a piede libero! L’intoccabile di Detroit viene affiancato da Mad Mike e da una stretta banda di cantanti per un altro malato set di 313 house, techno e dirt rap da schiaffi soul per la sua etichetta, FXHE. Omar S è forse uno dei nomi più apprezzati dalla scena negli ultimi dieci anni. Nato e cresciuto a Detroit, luogo di cui ha assorbito le innumerevoli influenze musicali, oggi è un affermato dj e produttore, che sa alternare con maestria suoni decisi e ruvidi con melodie morbide e piacevoli.
Attivo da quasi venti anni con la sua prima uscita nel 2003 intitolata “002”, il nostro ha sempre cercato di andare oltre a quella che era la semplice produzione musicale, confermato dalla sua recente collaborazione con Red Bull Arts che lo ha visto protagonista nello sviluppo di un videogioco intitolato “Record Packer”.
Tenendo un passo avanti all’inflazione, Omar-S mantiene livelli premium affidabili sulla sua ormai regolare serie di LP, squadrando 14 colpi in 76 minuti che non lasceranno nessuno in dubbio sul suo genio grezzo (ma potrebbe lasciare gli armadi vuoti per una settimana).
Il suo 8° disco da quando ha debuttato nel 2003, “Can’t Change”, si scrolla di dosso qualsiasi idea di giocare per un set che riconosce, in tutta onestà, che a Omar-S non frega un bel niente di quello che pensi, ma sei benvenuto a lanciarti insieme a lui – prendendo il sedile avvolgente di un passeggero nella sua muscle car Motor City tra tagli di sfolgorante piano house, il rap più cattivo di Detroit consegnato da Milf Melly e King Milo e un classico istantaneo, soul stomper debitore della Motown che suona con nientemeno che l‘UR supremo’ Mad Mike Banks.
Pochi possono misurare la percentuale di successo di Omar-S, e qui è al top della forma. – illuminando i centri del divertimento di Detroit come un flipper tra il suo crudo attacco Linn drum jak “Jump”, e lo swang fruttato garage di “Outer Jass Authority”, che presenta uno dei numerosi vox killer di Supercoolwicked, che si scopre anche sulla bontà irregolare di “Ice Cream” con Alandra O Smith (relazione AOS, presumiamo?), mentre troviamo Omar nella sua forma più inimitabile in artisti del calibro del suo gioioso “Virgil”, con Mitchell Yoshida, o il lento grind acido “My Momma & ‘Nem Said I Don’t have To!!!”, e la maggior parte dei club-ready nella discoteca diabolicamente forte di “Multiple Orgasms” e il battito africano di tamburi di legno di “Aaayoooooo”.
Divertimento assicurato se superate il fatto che si tratti di un disco house, techno e rap, cioè elettronica dance!!!
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