OFF! – ‘Free LSD’ cover albumIl primo nuovo record in otto anni traduce il lavoro di una razza aliena che tenta di ricostruire i resti della tua collezione di dischi distrutta. Ha così tanto di tutto che si fonde in un’unica cosa senza suonare per nulla il riferimento all’hard funk a volte o alle strane partenze degli Hawkwind o al pop di The Sweet o The Boxtops. I successi di “Free LSD” si ripristinano come The Beatles che evocano “Revolver”, “Nite Flights” dei Walker Brothers che rifiutano di essere un album di reunion, “Roots” degli Everly Brothers che scavano nel cuore del pianeta, o quel disco di Baby Huey dove ogni influenza si fonde così facilmente e senza soluzione di continuità che è semplicemente un suono unificato. Come i primi tre dischi, i furiosi falò di due minuti che compongono “Free LSD” sono stati scritti dal nucleo della band, Keith Morris e Dimitri Coats. Ma questa volta, non c’è tempo per la separazione delle canzoni o la pulizia della tavolozza come OFF! spingono il loro pedigree punk nel rosso ciliegia.

L’album introduce nuovi membri nel batterista Justin Brown (Thundercat, Flying Lotus, Herbie Hancock) e nel bassista Autry Fulbright II (…And You Will Know Us by the Trail of Dead). La nuova sezione ritmica spinge l’idea del punk in un’altra dimensione mentre attraversano 38 minuti che contano alla rovescia da T-meno 10 a 0, veloci, duri e sciolti. Come se questi nuovi elementi non bastassero a farti chiedere se sei cambiato abbastanza negli ultimi otto anni della tua vita, Coats manipola, lotta e copre un certo numero di queste tracce (e qualsiasi spazio di respiro che potrebbe averle separate) con sussurri e strati di elettronica. È un racconto che l’unico altro nuovo elemento in gioco in questo intero pacchetto è Jon Wahl della band seminale Claw Hammer, il cui sax free-jazz illumina i quattro intermezzi improvvisativi.

OFF! sventola la bandiera di un altro architetto punk del sud della California, Raymond Pettibon, sulla copertina del nuovo LP, il primo lavoro a colori da “We’re not in Los Angeles Anymore”. WT Nelson (Bastard Noise, Geronimo) ha creato una splendida copertina apribile interna che serve ad aiutare a tracciare il linguaggio alieno che la band stava sfruttando durante queste registrazioni. La chimica è innegabile e i nostri non hanno mai suonato meglio. Questo non è un ritorno del terzo atto per presentarsi alla Leonard Cohen o Bill Fay. Questa cosa è di per sé, una sintesi di dove sono venuti. Certo, ci sono alcuni fantasmi di Black Flag / Circle Jerks qui dentro, insieme ai riff di Burning Brides, a esercitazioni ginniche di Thundercat e alle ustioni di Trail Of Dead, ma tutto ciò è solo la superficie della cosa.

Il brano “War Above Los Angeles” è la pietra angolare del lavoro, porta tutti i segni e le cicatrici di dove erano prima, insieme ad angoli tentacolari e interazione ultraterrena di un gruppo con phaser ora pronto per lo stordimento. Questo non vuol dire che le esplosioni di 90 secondi senza fronzoli non siano in pieno effetto su brani come “Kill To Be Heard”, ma come uno dei primi promotori del punk rock, il cantante Morris dice: ‘Dopo aver fatto musica per così tanto tempo come me, era giunto il momento di utilizzare una tavolozza che includesse verde lime, turchese e magenta invece dei colori e delle sfumature tipici che erano coinvolti in tutti gli altri scenari a rotta di collo e inseguimenti in auto. Miles Davis con Herbie Hancock e gli Headhunters in opposizione a “Milo Goes to College”.

Il disco è indipendente, ma va notato che la formazione sta lavorando ad un film per accompagnarlo. Coats spiega: ‘Dal momento che pensare alla raccolta come colonna sonora di uno strano film di fantascienza ci ha dato il permesso di sperimentare, e il film spiega, in modo fantastico, la creazione dello stesso, entrambi vanno di pari passo come una progetto artistico’. I testi rispecchiano la multi-segnalazione degli strati musicali con cartelli ricchi di teorie del complotto roswelliano, omicidi corporativi nello spazio e false piste tinte in questo modo dalla miseria della razza umana. C’è una via d’uscita e il record colpisce quelle possibili fughe. Il 2022 degli OFF! è una costruzione di ululati sotterranei che si solleva nel cosmo di Sun Ra e in quello di “Fun House” degli Stooges. Il gruppo è sovralimentato per il decollo in quello che ora è stato confermato come il nuovo anno zero dell’umanità. Eccoli, proprio ora, in questo secolo, a darci ‘LSD libero’!!!


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