NAILS: “Unsilent Death” cover albumI Nails sono senza ombra di dubbio uno dei gruppi che ha scritto alcune delle pagine più importanti, nell’ultimo decennio, nella storia del metalcore. I dischi del gruppo californiano sono caratterizzati dal fatto di avere una durata veramente minima, in questo caso arriviamo a quattordici minuti in tutto.

Quando intendo quattordici minuti, intendo che le canzoni di “Unsilent Death” sono brevi e la metà dura meno di un minuto. Sono tutte inesorabilmente veloci e sfidano l’ascoltatore con ritmi esplosivi, riff di chitarra ronzanti e un sacco di feedback per un risultato intenso, veloce e stordente.

Nails ha una tradizione di rendere le tracce # 5 e 10 i pezzi più lunghi dei loro album, a cui darò una menzione speciale. La traccia 5 è la title track che ha un’atmosfera simile a “Wolverine Blues” di Entombed. Non sorprende dal momento che i riff di Buzzsaw sono stati resi popolari dagli stessi Entombed, avendo influenzato Nails nel processo. La traccia 10 è più o meno una canzone death metal con qualche influenza doom metal gettata nel mix. Il feedback è prevalente in questo numero e non è solo la canzone più lunga dell’album, ma anche la più pesante delle dieci tracce.

Il trio di musicisti è veramente esplosivo in questa produzione. Todd Jones ha utilizzato un urlo simile a un ringhio di fascia media in “Unsilent Death”, mentre suonava i riff di Entombed allo stesso tempo. La batteria di Taylor Young annienta l’ascoltatore in tutto l’album con letteralmente ogni canzone contenente beat esplosivi, accoppiata con un po’ di batteria in stile jazz. Il modo in cui John Gianelli suona il basso è un vero atto terroristico qui ed è punitivo quanto “Depths”. Sono sorpreso che tutti e tre i membri siano ancora nella band considerando quanto sia veloce e tecnico il loro modo di suonare.

A proposito di fast, se hai bisogno di un album veloce e pesante da ascoltare, se il tuo posto di lavoro è a venti minuti da casa tua, questo è il disco che fa per te. E se vuoi renderli più veloci, alza il volume e la rabbia della strada. Tempo musicale a parte, “Unsilent Death” è un contendente per essere uno dei migliori album grindcore di tutti i tempi e un ascolto essenziale per metalhead e punk rocker allo stesso modo.

È un lavoro in cui è difficile entrare, ma diventa musica fantastica una volta che inizi ad apprezzare la tecnicità dei musicisti. Diamine, l’ho ascoltato più di tre volte e non invecchia mai!!!


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