MR. BUNGLE: “The Raging Wrath Of The Easter Bunny Demo” cover albumLa prima uscita dei Mr. Bungle dal 1999. “The Raging Wrath Of The Easter Bunny” è una ri-registrazione dei loro primi demo di old school trash metal del 1986, materiale scritto a quel tempo ma mai registrato, oltre a due cover: il classico degli S.O.D. “Hypocrites/Habla Español O Muere” (a.k.a. “Speak English or Die”) e di “Loss For Words” dei Corrosion of Conformity. Questa versione di Mr. Bungle è composta da tre membri originali, Mike Patton, Trey Spruance e Trevor Dunn, ai quali si sono aggiunti Scott Ian degli Anthrax e Dave Lombardo degli Slayer/Dead Cross.

Trentacinque anni dopo essere stato originariamente registrato da un gruppo di adolescenti in una piccola città della California, il debutto di Mr. Bungle è stato ora riproposto.

Per quanto riguarda la demo stessa, è un affare distorto e graffiante presumibilmente registrato in una sala prove con un vecchio registratore a cassette a sei pulsanti posto nell’angolo – o forse quello che è emerso su Internet è una copia di una copia della tredicesima o quattordicesima generazione. di una copia. Si dovrebbe scavare molto in profondità per riconoscere la grandezza nei suoi rulli duplicati: la sezione ritmica è appena udibile, il chitarrista Trey Spruance è un agile trituratore sulla tastiera, ma lo erano anche mille altri ragazzi in piccole città nel 1985, e la voce di Patton è invece notevole per un diciassettenne ma irriconoscibile come l’artista che è divenuto in questi giorni per la sua indomabile destrezza vocale e l’estensione di sei ottave. Mike ha ricordato di essere stato avvolto in un sacco a pelo per scaldarsi nel garage dei suoi genitori, scrivendo canzoni con una chitarra a una corda convogliata in un ghettoblaster. I suoi compagni di band Spruance e Trevor Dunn li hanno poi trasformati in qualcosa di più funzionale, oltre a scrivere altre canzoni principalmente da soli. Nonostante la registrazione superficiale, Trey ha detto nel 1991 che la band era unica in quel momento: ‘Tutta quella cosa’, ha affermato, riferendosi alla musica che stavano suonando, ‘era qualcosa che è diventato un po’ comune in seguito, una sorta di avere un senso dell’umorismo riguardo al death metal. Ma all’epoca eravamo i primi’.

I Mr. Bungle sono tornati con due dei più grandi praticanti del thrash metal, senza lasciare spazio all’ambivalenza. Se ami il thrash metal allora questo è l’evento dell’anno, se lo odi allora corri ai ripari: Lombardo è uno dei migliori batteristi del mondo, mentre l’agilità a volte sottovalutata e il passo sicuro di Ian come chitarrista ritmico fanno tutta la differenza su aggiornamenti come “Sudden Death”. La demo originale di 35 minuti ora pesa poco meno di un’ora con versioni più robuste e iniettate di steroidi delle vecchie canzoni e anche tracce aggiuntive, tra cui il classico di Stormtroopers of Death “Speak English or Die” che ora si chiama in modo divertente “Habla Español O Muere”. Questo aggiornamento progressivo è cresciuto tanto quanto le cose: il titolo conserva la sua goffa tautologia mentre la parola ‘demo’ è stata appiccicata alla fine con orgoglio e aggiornata con una lettera maiuscola.

Altre canzoni mantengono gli stessi titoli puerili che sarebbero sembrati esilaranti per i ragazzi adolescenti: “Raping Your Mind”, “Eracist”, “Anarchy Up Your Anus” … per rivisitarli e presentarli al mondo. Dal punto di vista dei testi è stupido e politicamente scorretto, ma non c’è niente di così offensivo o preoccupante come, diciamo, “Angel of Death” degli Slayer, “Bodies” dei Sex Pistols o qualsiasi altra cosa dei Cannibal Corpse. Ci sono poche deviazioni interessanti nel dub, nel folk rumeno o nelle scale armoniche ispirate ai Beach Boys qui, è principalmente thrash metal diretto – anche se questo non vuol dire che non ci siano aggiunte in linea con la tendenza del genere a cambiare il corso ritmico. Il thrash è sempre stato sottoculturale, sebbene fosse quasi diventato mainstream quando è stata realizzata la demo originale, e Mr. Bungle era decisamente fuori passo in termini di successo. Sarà gratificante per gli uomini adulti che rivisitano la loro band di adolescenti scoprire che il loro disco riceveva notizie entusiastiche e una copertura mainstream che non avrebbero potuto immaginare nel 1985.

Il risultato è discreto, ci si sarebbe aspettato più ‘sense of humour’. Ma la presenza di Lombardo e Ian è forse troppo ingombrante per l’ironia. I brani sono troppo lunghi e impostati in modo simile, ma in fondo, credo che gli amanti del genere possano godere di quasi un’oretta di un suono che tanti anni fa fu veramente grande!!!


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