MIKE POLIZZE- “Long Lost Solace Find” cover albumAlbum di debutto solista per Mike Polizze ex frontman dei Purling Hiss (Woodsist, Drag City) e chitarrista per Birds Of Maya (esordienti per l’etichetta culto Holy Mountain) che ci sorprende con un disco prevalentemente acustico, realizzato quasi integralmente con l’amico di vecchia data Kurt Vile e registrato dall’ingegnere del suono dei War On Drugs, Jeff Zeigler. Album sorprendente che incrocia nuovo folk americano a sottili brezze psichedeliche, davvero una raccolta di brani allo stesso tempo intima ed esaltante.

Ciò che si ascolta è abbastanza sorprendente se si ripensa a quello che rappresentavano musicalmente i Purling Hiss, chitarre ad alto volume e toni abrasivi seppellendo la voce di Mike, dotata di sensibilità melodica, sotto spessi strati di distorsione. In quest’occasione quello che fuoriesce dalle casse è un suono di miele selvatico che elimina tutto il ronzio dell’alveare precedente, una svolta più delicata e sorprendentemente acustica per il suo nuovo materiale. Ma ripensando ad altri musicisti non è poi così insolito dare alle stampe lavori dal tono cantautorale per la propria carriera solista e mantenere un sound rumoroso quando si incide con il gruppo.

Abbiamo a che fare con canzoni dallo spirito lunatico ed introspettivo, abilmente costruite come se fossero sempre state dentro di sé. Polizze suona l’acustica e canta, mentre altri inserti strumentali sono nelle mani di Vile, come i cori oppure la tromba che abbellisce “Revelation” il pezzo di punta dell’intero disco. Il punto di riferimento per questa raccolta sono i lavori più dimessi di Kurt, come accade per “Cheewawa” dalla melodia nebbiosa e alla deriva. Mike si muove attraverso un canone slacker-pop con la voce a doppia-traccia dell’apertura “Bainmarie”, mentre “Sit down” ricorda la depravazione degli Stones come se a suonarla fosse un Beck colto tra “Mellow gold” e “One foot in the grave”.

Per la prima volta in carriera il nostro può mettere in mostra il proprio talento alla sei corde fingerstyle, che mai in precedenza abbiamo avuto l’onore di ascoltare, grazie a brani quali “Wishing well” e nel pezzo strumentale “D’modal” basato su semplici figure di chitarra folk-blues.

La malinconia pervade “Long lost solace find”, ma non risulta pesante grazie a melodie rilassate e luminose. Gli arrangiamenti sono brillantemente costruiti per rendere le composizioni facilmente assimilabili, ma permettendo anche di andare a scoprire momenti strumentali posti in secondo piano che riservano sorprese grazie ai ripetuti ascolti.

Una bella scoperta che interesserà tutti coloro che sono da sempre affascinati da cose che riguardano Nick Drake, Anne Briggs e Karen Dalton, ma anche eccitati da quello che hanno consegnato artisti quali Steve Gunn, Dinosaur Jr. e il suo fraterno amico Kurt Vile!!!


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