Come Madlib prima di lui, il percussionista e DJ Makaya McCraven ha avuto accesso ai caveau di Blue Note, permettendogli di saccheggiare campioni come meglio credeva. Questo sforzo ha portato al suo debutto in Blue Note, “Deciphering the Message”. Questo album è più di un semplice progetto di remix jazz. McCraven ha chiesto l’aiuto di alcuni musicisti jazz moderni per migliorare l’intervento già in corso, creando un abile mix del vecchio con il nuovo. Il nome di McCraven potrebbe abbellire la copertina, ma qualcosa mi dice che sarebbe d’accordo sul fatto che il merito della forza complessiva del rilascio dovrebbe essere assegnato a molti nomi diversi, sia vivi che morti. Proprio come il suo trattamento reverenziale di “I’m New Here” di Gil Scott-Heron, Makaya lascia ampiamente parlare il materiale originale. Come vanno i progetti di remix, è senza ego. Lui stesso ha detto che spera che questa versione guidi gli ascoltatori agli originali.
Scegliendo 13 tracce dai reperti della nota etichetta jazz, il bravo produttore/batterista e una serie di collaboratori danno nuova vita a oltre 80 anni di storia del jazz, onorando i numeri originali e rendendoli distintamente propri. Anche i titoli delle canzoni non possono fare a meno di sembrare amorevoli omaggi. “A Slice of the Top” di Hank Mobley è diventato “Sliced Off the Top”, “Sunset” di Kenny Dorham ora è “Son Set”, la versione di Art Blakey di “When Your Lover Has Gone” fa bella mostra di sé come “When You’ve Left Your Lover”, e così via. I fan di Us3 riconosceranno il campione di Pee Wee Marquette che introduce “A Night at Birdland” di Blakey all’inizio di “Sliced Off the Top”, una canzone in cui McCraven dà alla batteria un loop funky in più mantenendo intatto l’assolo di tromba di Lee Morgan.
Il taglio di apertura “A Slice of the Top”, originariamente di Hank Mobley, oscilla e rimbomba con una cadenza distintamente post- Dilla, tutto ottoni traballanti e basso inciampante, mentre brani come il classico “Autumn in New York” e “CFD” scivolano beatamente lunghi, sostenuti da una nuova produzione croccante.
Come per il lavoro originale di Makaya, la vera magia in “Deciphering The Message” è la sua capacità di fondere il campionamento e la musicalità dal vivo. Dove precedenti rielaborazioni del catalogo Blue Note – in particolare da parte del conduttore, collega ‘del beat’, Madlib in “Shades of Blue” – hanno usato come materiale di base per la nuova produzione, il nostro opta per mantenere le cose più intatte. Contenendo sia elementi appena registrati che tracce originali, tutti cuciti insieme in nuovi arrangiamenti personali, l’album è un atto di equilibrio tra trucchi di produzione e qualità sopraffina jazz.
Il brano di chiusura, “Black Rhythm Happening” è l’esempio lampante, che fuoriesce dalle cuffie dell’ascoltatore con il calore di una band jazz dal vivo e l’energia di un DJ che suona a un block party particolarmente vivace. Tutto sommato, “Deciphering The Message” è un sottile aggiornamento alla tradizione jazz degli artisti che registrano nuove visioni delle canzoni dei loro coetanei e un’adeguata introduzione per Makaya McCraven nel canone dei grandi Blue Note!!!
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