LAEL NEALE: “Acquainted With Night” cover albumSono le cose semplici che alle volte risultano le più difficili da fare. Questo è il paradosso con cui la musicista della Virginia, Lael Neale, ha vissuto durante il suo sviluppo come artista. È la ragione per cui si è appassionata alla poesia. Le poesie sono un distillato.

Il nuovo album di Lael, “Acquainted With Night”, secondo lavoro dopo il debutto di sei anni fa, è una testimonianza di questa devozione poetica. Spogliate di qualsiasi parola o suono estraneo, le canzoni sono illuminate dalla voce cristallina di Lael. I brani del disco toccano temi che sono stati il filo conduttore del suo lavoro per anni: l’isolamento, la mortalità, lo struggimento, e il tendere sempre verso l’esperienza trascendente.

Normalmente mattiniera, Lael ha registrato la maggior parte di queste canzoni nell’oscurità della prima serata, e così è nato “Acquainted With Night”. Dal punto di vista musicale i territori battuti sono quelli folk, indie‐folk, fra suoni asciutti, voce in primo piano e trame trasognanti.

Composti e arrangiati dalla stessa Neale, i 10 brani del nuovo disco sono stati prodotti e mixati da Guy Blakeslee, con Chris Coady che si è occupato del mastering. Sotto la ‘guida empatica’ di Blakeslee, Lael è limitata al 4 tracce e alle prime riprese durante i processi di registrazione. Abbandonando il suo bisogno di perfezione e spogliando tutti gli arrangiamenti stratificati che avevano ‘appesantito’ i suoi tentativi passati di fare un LP, la Los Angeles-via-Virginia è stata in grado di ‘consegnare le canzoni nella loro essenza’.

I primi singoli “Every Star Shivers in the Dark” e “For No One for Now” hanno dimostrato come questa ritrovata semplicità abbia trovato la sua guida nell’Omnichord, uno strumento che si concentra nuovamente su “Blue Vein”, il nuovo singolo. Tuttavia, ci vuole tempo su questo, arrivando per note lente ed estese sotto la voce e la chitarra di Neale. Ha anche auto-diretto il video musicale di accompagnamento, registrato sulla sua vecchia Sony Handycam dal liceo.

La semplicità della produzione dell’album conferisce un incredibile senso di intimità alla musica e riesce a portare gli ascoltatori nei percorsi erranti e tortuosi della psiche di Neale. Sebbene il disco sia molto coeso, ci sono alcune tracce di spicco.

“Every Star Shivers in the Dark” porta insicurezze e dubbi di sé di fronte alla vita e all’amore sotto i riflettori rivelando la profondità nascosta nelle scene quotidiane. La cosa migliore di questo album è che la cantautrice fa qualcosa di routine come fare la spesa o notare i dettagli in faccia al tuo amato in pura poesia. La clamorosa speranza è in prima linea nella seconda metà della canzone, con il mantra di Neale che cambia da ‘Perché non posso amare qualcuno?’ a ‘Amerò qualcuno’. Questo disco ricorda agli ascoltatori che la vita è piena di bellezza non nonostante, ma a causa dei dettagli ordinari di ogni giorno!!!


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