KEE AVIL – ‘Crease’ cover album“Crease” è l’album di debutto della musicista canadese Kee Avil, uscito l’11 marzo per Constellation. Il disco procede con sensibilità elettroacustica nell’approcciarsi in modo anticonvenzionale al songwriting, con chitarre post-punk, elettronica sinuosa tra dark ambient, industrial e minimal techno, micro-sample organici e digitali, oltre che con l’intimismo delle linee vocali.

Tra i nomi di riferimento, nelle note stampa sono citati Scott Walker, Coil, Fiona Apple, la prima PJ Harvey e l’ultima Juana Molina, Eartheater, Pan Daijing, Smerz, Grouper e Autechre, ma anche Gastr del Sol, Björk e Matmos. “Crease” è stato prodotto da Avil e Zachary Scholes al Concrete Sound Studio, e poi masterizzato da Guy Hébert al Concrete Mastering, in quel di Montréal.

‘Il songwriting, per me, è come la scultura. Esso scaturisce da una parola iniziale, da un’emozione o un suono, su cui poi costruisco, modellandolo in una forma più raffinata, incollata in una struttura artificiale. Altre volte, il mio ruolo è sbucciarlo, raschiare all’esterno, rivelare il suo stato naturale e la sua parte all’interno del tutto. Sono guidata da queste idee iniziali; non per lucidare ma per tradurre l’astrazione in suono e immagini. Questo processo di decodifica può essere noioso; altre volte è immediato, ogni idea ne fa nascere un’altra, costruendo insieme la propria coesione. Mi piacciono le sculture grezze e pendenti, a volte tenute insieme da nient’altro che dall’intento. “Crease” non è stato scritto con una narrazione specifica in mente, è stato prodotto in un periodo di tre anni, ogni canzone scritta e registrata successivamente. Ognuna rappresenta un certo momento nel tempo, un’emozione, un esercizio o un’idea spontanea che crea il proprio mondo. Ciascuno di questi mondi è stato costruito senza tener conto dell’altro. Mi sembrava impossibile, una volta entrata nell’atmosfera di una canzone, provare a iniziarne un’altra finché quell’idea non fosse finita. Una volta assemblato, l’album presenta una narrazione come le canzoni vogliono che sia raccontata’ così si esprime Kee in merito al lavoro che abbiamo tra le mani.

Kee Avil è un progetto musicale creato da Vicky Mettler. Combina chitarre, elettroacustica e produzione elettronica per creare una colonna sonora horror dalle sfumature stordenti. Pensa a Gazelle Twin che porta una chitarra a una festa e potresti avvicinarti alla proposta della nostra. Il suono di Vicky è molto intenso. Dalla voce filtrata che suona come un fantasma addolorato al feedback graffiante della chitarra che è come il gesso su una tavola, è progettato per entrare sotto la tua pelle.

Ogni traccia dell’opera è una sua scultura, meticolosamente assemblata per assomigliare allo smontaggio. Il disco si svolge comunque in un’impressionante integrazione olistica attraverso una tavolozza di trame e tecniche distribuite in modi ricorrenti, ma continuamente rifratti. Accanto al suo superbo lavoro di chitarra austero cucito in mondi sonori electro-industrial, dark-ambient e minimal-techno, sono la sua voce e i suoi testi – confidenziali, ermetici, implacabili – che forniscono la galvanizzazione, sempre accattivante attraverso la linea.

Una forza fiorente nella comunità musicale sperimentale di Montréal, Mettler ha suonato la chitarra in una varietà di combo avant, noise e improvvisazione – tra cui la più recente iterazione dell’acclamato Land Of Kush di Sam Shalabi – e ha co-fondato Concrete Sound Studio, uno studio di registrazione e spazio di produzione multidisciplinare a Montreal, dove cura e produce anche la serie di concerti online “Live in Concrete”. Un’identità musicale più compositiva, esigente e (de)costruita è stata svelata per la prima volta con l’omonimo EP “Kee Avil” pubblicato da Black Bough Records nel 2018 e ulteriormente affinato da tour pre-pandemia in Europa e Nord America condividendo palchi con Pere Ubu, Marc Ribot e Bill Orcutt tra gli altri.

Il nuovo rilascio presenta un salto di qualità nell’esplorazione della nostra della sperimentazione, dell’arrangiamento e della produzione in studio, segnalando l’arrivo di una nuova voce brillantemente fondente, raffinata e assidua nel ‘songcraft’ d’avanguardia!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *