La Smith è una compositrice americana che vive attualmente a Los Angeles. È originaria di Orcas Island, stato di Washington, che abbandonò per laurearsi al San Francisco Conservatory, e poi per studiare composizione ed ingegneria sonora al Berklee College of Music a Boston per poi ritornare sull’isola una volta laureatasi. Kaitlyn formò una band, gli Ever Isles, mentre si trovava ancora a Berklee, ma si dissociò dal progetto dopo aver scoperto il Buchla 100, un sintetizzatore che un vicino di casa le fece vedere. Da quel momento la sua idea di usare la voce come strumento principale e gli altri strumenti classici come chitarra e piano, fu messa da parte. Decise di dedicarsi anima e corpo ad imparare ad usare il Buchla 100, che la tenne impegnata circa un anno. Nello sviluppo della composizione, la nostra si lascia guidare da visioni che vengono in seguito trattate da un punto di vista sonoro. Altre volte il processo è al contrario, lascia che sia il suono a modellare le immagini che ha in testa. Dopo diversi dischi autoprodotti, la Smith firmò nel 2015 per la Western Vinyl che pubblicò il suo primo album ufficiale dal titolo ‘Euclid’, ed il nuovo, uscito lo scorso ottobre, dal titolo ‘The Kid’. L’opera ci viene presentata come un percorso sonoro dalla nascita fino alla morte. Il disco è anche figlio della recente collaborazione con Suzanne Ciani nello stupendo ‘Sunergy’ uscito per RVNG. È un lavoro che trasuda ricchezza sonora ed energia, vengono utilizzati una quantità di strumenti impressionante che Kaitlyn suona tutti da sola. Oltre al Buchla ci sono il Prophet 5, il Fairlight, il Make Noise Modular ed altri. Abbiamo anche un quartetto per flauti, tromba, fagotto e cello arrangiati dall’autrice. Non manca lo sfondo elettronico, quanto mai presente, vivo e dinamico, soprattutto nel trittico finale, ‘I Am Curious, I Care’, ‘I Will Make Room For You’ e ‘To Feel Your Best’. La voce prende spesso il sopravvento e lascia intuire una ricerca di una forma canzone futurista, anche se a volte è troppo invadente e non fa respirare il suono, ma in definitiva si tratta di un disco che mostra una finezza nei dettagli che lascia a bocca aperta.

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