JON SPENCER & THE HITMAKERS – ‘Spencer Gets It Lit!’ cover album“Spencer Gets It Lit!” è l’album che segna il debutto sulla lunga distanza dei Jon Spencer & the Hitmakers, ovvero il frontman accompagnato da Sam Coomes, M. Sord e Bob Bert.

A presentare il progetto ci pensa “Junk Man”, classico rockaccio compresso e inscatolato à la Jon Spencer (che ci suona la chitarra e canta sopra come se fosse a un Medicine Show), arricchito dai corrosivi riff di Coomes dei Quasi al synth. A Sord il compito di infilarci un pestato 4/4 e a Bert quello di suonare …dell’immondizia? A quanto pare è così che il musicista si è fatto conoscere nell’esibizione della dance noise rock “Do The Trash Can”, una delle primissime della formazione, avvenuta nel 2019 per ‘Adult Swim’. Il brano, firmato dal solo Spencer, era uscito l’anno precedente in “Spencer Sings the Hits!”. E inoltre è così che Bert viene accreditato sulla pagina Bandcamp dell’album. Infine, iconografia cartoonish del gruppo, tastiere mefitiche e giornate che non vedono mai la luce del sole potrebbero attivare qualche collegamento con i Cramps. Ci potrebbe stare, in effetti.

Inizia con un drone discendente, il rapido precipitare dura solo un paio di secondi prima che Jon Spencer & The Hitmakers creino un tifone modulato carico di effetti futuristici garage groove su “Junk Man”, la canzone di apertura del loro nuovo rilascio. ‘Stai parlando di oro ma vendi spazzatura’. Ce ne sono molti in giro in questi giorni che vendono olio di serpente, molti bersagli disponibili e Spencer li ha nel mirino. Le chitarre corrono a volte attraverso riff surf ipnotici lenti e minacciosi (“Death Ray”), funk phaser spogliato, strano e cablato sotto il lavoro parlato (“Worm Town”), scatti di mitragliatrice balbettanti che cadono in una sorta di vortice psichico in rotta verso l’oblio (“When Push Comes To Shove”) e puri viaggi deformati (“Rotting Money”).

Jon ha sempre iniettato una dose di ‘blues boy’ nel proprio lavoro, ma c’è ancora spazio, all’interno della sua stessa visione, per avvicinarsi a qualcosa di più strutturato e basato sul suo amore per la ‘musica del diavolo’. “In Spencer Gets It Lit!”, è più chiaro sotto forma di “My Hit Parade” e, in alcune parti, della traccia finale, “Get Up & Do It”.

In tutto il disco, però, fondono il loro mix unico di percussioni industriali, clang sparsi che risuonano dall’interno, con le chitarre extraterrestri serpeggianti che sparano i loro suoni graduali in esplosioni sporadiche. Il lavoro ha un ritmo più costante su canzoni come “Primary Baby”, un cugino sonoro di ciò che di meglio ha prodotto come Blues Explosion, ma per la maggior parte il nostro sta tormentando l’ascoltatore con la coerenza dell’inaspettato.

Considerato quanto accaduto negli ultimi due anni e quello che sta avvenendo adesso in Ucraina, se riusciremo a sopravvivere come genere umano, sarà eccitante andarlo ad ascoltare e vedere sul palco, tenuto conto della presenza di Janet Weiss (ex Sleater-Kinney) a pestare sui tamburi della batteria!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *