JOHN HAMMOND & THE WICKED GRIN BAND – ‘Wicked Grin Live’ cover albumGli album dal vivo esistono per catturare un momento, ma anche come un bel promemoria della musica che potrebbe essere sfuggita al nostro radar. “Wicked Grin Live” di John Hammond & The Wicked Grin Band è una versione live del disco del 2001 di Hammond, “Wicked Grin”, che era una registrazione delle canzoni di Tom Waits, prodotte dallo stesso Waits.

La raccolta è tratta da uno spettacolo del 2002 a Brema, in Germania, e include tutti i pezzi di quel disco, più cinque brani aggiuntivi di Tom. La band in studio includeva strumentisti che avevano precedentemente lavorato con Waits. Tuttavia, quando questo spettacolo è iniziato, la formazione di Hammond era il chitarrista Frank Carillo, il bassista Marty Ballou e il batterista Stephen Hodges, Hodges l’unico superstite di quel lavoro. Fortunatamente, tutti trasmettono l’anima della musica.

Lo spettacolo è fedele alla prova in studio, quindi è difficile recensirla senza entrare anche nell’originale. John ha detto che quel rilascio è un album amato e una cosa irripetibile che non avrebbe mai replicato con un sequel, cosa che il tempo sembra aver confermato. Ma la raccolta dal vivo è un ottimo modo per riportare le tracce e la musica nel mondo, non una riedizione tanto quanto una versione diversa.

Waits lo conosciamo tutti, o almeno dovremmo, un artista di gran livello. La sua voce roca e la sua musica cruda o spengono gli ascoltatori o li rendono fan per tutta la vita. E nonostante le sue idiosincrasie, è un cantautore spesso interpretato, pure nel mondo blues. Anche se Waits non è un tipico musicista blues (o qualcosa di tipico, in realtà), la sua musica è alimentata dallo spirito delle 12 battute, che è immediatamente evidente a chiunque sia disposto a percepire la connessione.

L’anziano bluesman è un fan sfegatato di Waits, ma è la sua comprensione e il suo apprezzamento per la scrittura delle canzoni di Tom che fa sì che gli album, sia in studio che dal vivo, funzionino così bene. Riesce a far emergere la naturale energia blues all’interno delle canzoni del burbero cantautore, senza perderne lo spirito. È colmo di voci blues e armonica, due marcatori dello stile, ma si sente ancora la narrazione di Waits. Hammond non sta facendo cover dirette, né sta cercando di trasformare le canzoni nella sua stessa voce. Sta rendendo omaggio a un artista amato, mantenendo ciò che è Waits e scoprendo cos’è Hammond.

Tutto questo funziona dal vivo. La produzione, come ci si potrebbe aspettare data la sua annata, non è così incontaminata come potrebbe essere se fosse stata registrata oggi, piuttosto che 20 anni fa. Il disco in studio ha una certa intimità che si perde in parte della produzione cruda di una registrazione sul palco; in particolare la chiarezza vocale di John. È un dettaglio minore stabilito dall’ascolto di entrambi i rilasci insieme, un modo in cui la persona media probabilmente non apprezzerà quello live.

La voce di John Hammond è meravigliosamente piena di sentimento e fumosa, come Waits, ma senza il ringhio. La sua formazione è affiatata, ma non ha paura di suonare dietro il ritmo, dando ai brani un autentico groove blues. I fan del lavoro in studio originale apprezzeranno l’ambientazione dal vivo, oltre alle canzoni aggiuntive, e quelli di noi che si sono persi l’uscita originale del 2001 saranno grati per una seconda possibilità di apprezzare quelle che ora sono due meravigliose proposte!!!


 

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