JEREMIAH CHIU & MARTA SOFIA HONER – ‘Recordings From The Aland Islands’ cover albumCompositori, insegnanti e musicisti, Jeremiah Chiu e Marta Sofia Honer, hanno collaborato per un nuovo album, “Recordings from the Åland Islands”. Come suggerisce il titolo, il progetto è stato creato in varie località delle Isole Åland nel Mar Baltico tra Finlandia e Svezia nelle estati del 2017 e 2019.

Chiu e la Honer si sono incontrati originariamente a Chicago come partecipanti ad un’esibizione di “In C” di Terry Riley. Si sono poi trasferiti a Los Angeles nel 2014. Marta Sofia è diventata una musicista di sessione di prima scelta per Adrian Younge e Beyoncé, tra gli altri, ed è anche membro della facoltà di musica della California State University. Jeremiah è un artista del suono e anche un professore, assumendo il ruolo di ‘Assistant Professor’ presso l’Otis College of Art & Design. Ha esposto/esibito al Getty Center e al LACMA ed è diventato un programmatore residente al Dublab.

Con crediti tra di loro per una pletora di artisti che vanno da Angel Olsen a Sam Prekop, Chiu & Honer fanno appello al loro talento per convincere una ricca tavolozza di pianoforti, organi, sintetizzatori vintage e registrazioni sul campo in vorticose sequenze spirituali jazz/new age da sogno che derivano dalle loro radici comuni.

Esprimono con cura la sensazione del luogo – un arcipelago di circa 6.500 abitanti dove è luce tutto il giorno in estate, buio tutto il giorno durante l’inverno – mentre l’album passa dal synth a tarda notte e dal flutter di “In Åland Air Islands” alla Library -come il tema sintetizzato di “Under the Midnight Sun” attraverso splendidi momenti salienti dello scenario bucolico in “Snåcko”, il nebuloso gioco di luci ecclesiastiche in “Kumlinge Kyrka” e la sensazione in punta di piedi di “By Foot By Sea”.

I due si recarono nel Mar Baltico per la prima volta nel 2017 con l’intenzione di aiutare due amici (la coppia madre/figlia Jannika/Sage Reed) a coltivare una piccola locanda chiamata Hotel Svala a Kumlinge (un comune composto da un piccolo gruppo di isole e una popolazione di circa 320 abitanti). L’idea era che, una volta completata, Svala avrebbe ospitato residenze d’artista e programmi di workshop, creando un collegamento diretto tra le isole e gli Stati Uniti.

L’idea di registrare musica lì è nata quando hanno imparato sempre di più sulle isole. Furono presi dalla qualità serena e strana del luogo. Il sole non tramonta in estate (e sorge a malapena in inverno). La rete di isole in miniatura è attraversata da un traghetto che, secondo Chiu, ‘proietta un movimento orizzontale surreale attraverso lo spazio e il tempo, con isole che si spostano dentro e fuori la periferia, totalmente immobili e calme, ma sempre in movimento’.

Nel 2019 hanno ricevuto una borsa di studio dal Dipartimento della Cultura per tornare ed esibirsi in un concerto alla Kumlinge Kyrka, una chiesa medievale del 14° secolo adornata con incredibili affreschi. Il concerto è stato registrato ed è diventato materiale di base – insieme a improvvisazioni su viola ed elettronica, organo a canne, organo a pompa, pianoforte, sintetizzatori, registrazioni sul campo e memo vocali, il tutto catturato durante entrambi i loro viaggi in varie località dell’arcipelago – da cui meticolosamente ha creato una post-sceneggiatura sotto forma del lavoro in questione. Per entrambi si tratta del debutto discografico a proprio nome e il risultato finale è indubbiamente interessante. Non modificano i confini di genere, ma dimostrano che, all’interno di esso, esistono ancora margini di lavoro da poter opportunamente sfruttare!!!


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