IAN McNABB – ‘Nabby Road’ cover albumFui folgorato, intorno alla metà dei nineties, da Ian McNabb (ex The Icicle Works) e, da allora, lo seguii assiduamente per almeno un lustro. Ero piacevolmente intrattenuto dal suono proposto di Americana, Blues, Folk, Alt Country, Country e molto altro ancora! Poi un lento allontanarsi causato dalla voglia di qualcosa di diverso.

Gli anni sono passati e Mac ha pubblicato alcuni album brillanti; canzoni ancora più brillanti e ancora non ha trovato la fama e la fortuna che il suo talento merita… e sarebbe il primo a darmi ragione!

“Nabby Road”ora, è passato molto tempo; finanziato come al solito da una campagna Kickstarter, ho voluto mettermi alla prova ascoltandolo ancora dopo tanti anni in cui lo ho ignorato. Premuto ‘play’, ero un po’ titubante della mia reazione all’ascolto.

La traccia #1, “Sausalito” inizia con il suono del mare che lambisce una spiaggia e qui comincia uno strumentale dolce e affascinante; diverso da qualsiasi cosa abbia mai sentito da McNabb prima.

Questo è immediatamente seguito dall’apertura acustica di “Holy”; che suona come se il cantante mettesse in discussione le sue ‘credenze’… religiose e non. Avevo i miei sospetti; ma per quelli di noi che ‘sanno’… tutto è chiarito alla fine del libretto di accompagnamento; quando vediamo che l’album è dedicato a Patricia McNabb 1934-2022, ‘There’s a new star in the sky’.

Sono a conoscenza che nei tre dischi precedenti Ian ha provato alcune ‘cose nuove’…. e non c’è assolutamente niente di sbagliato in questo; ma “Nabby Road” deve di più ai giorni inebrianti degli album “A Party Political Broadcast” e “The Batman”. Il fascino di Ian per l’America e per ciò che viene alla ribalta; anche se (di nuovo) non ricordo che usasse ‘strings’ tanto quanto qui. Anche la bellissima traccia folk, “The Sun Came Out at Night”, inizia con alcuni violini fenomenali; ed entrano ed escono regolarmente.

Forse è questa la grande differenza qui… gli arrangiamenti dei brani?

Ogni volta che ascolto l’LP continuo a pensare… ‘Non l’ho mai sentito fare prima’, il che è positivo; come sanno i suoi fan; McNabb teme sinceramente di ripetersi su disco… spingendosi sempre avanti e provando cose nuove che rompono la formula con cui i revisori pigri lo dipingono.

Ian trova nuove idee nelle aree meno ovvie; conosci qualcun altro che ha registrato una canzone sbarazzina e in due fasi sul non distribuire i biglietti per la lista degli ospiti?

Ian si lancia in un rock dal sapore Icies con “Steal Away” e anche se stai ascoltando nel comfort del tuo salotto ti ritroverai inconsciamente a suonare la chitarra ad aria (o la batteria ad aria!) e soffri l’imbarazzo dei tuoi cari che ridono di te!

In “Amazing”, il nostro suona come se avesse tirato fuori la propria Rickenbacker per la prima volta da molto tempo perché c’è un ‘Twang’ definito in questo pezzo rock; e uno che sarebbe perfetto per BBC Radio 6 se Boots avesse solo 40 anni in meno. Ian McNabb ha sempre avuto la capacità di scrivere una canzone capace di ‘lasciarti a bocca aperta’… e la maggior parte dei lavori precedenti ne contiene almeno uno.

In quest’occasione ne include due che si adattano a quel conto; e non potrebbero essere più diversi.

“Love Bombing” suona come un taglio pop californiano degli anni ’60 remixata come un singolo di successo Electro-Beats degli anni ’80; con quello che suona come un mellotron o simili in sottofondo; aggiungendo sibili e fruscii ai procedimenti…. e sono totalmente agganciato.

Sto solo ombreggiando che è la mia canzone preferita qui.

Dopo tutti questi anni, come ho detto prima, Ian McNabb ha creato un altro disco che non è fatto secondo una formula…. può suggerire canzoni e album di altri tempi; ma sta molto da solo; e insieme al suo meglio!!!


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