GIRLPUPPY – ‘When I’m Alone’ cover albumSei settimane dopo la chiusura del mondo nel marzo 2020, Becca Harvey, conosciuta con il suo moniker girlpuppy, ha pubblicato il singolo di debutto “For You” dal nulla, non avendo mai fatto musica prima. Ne seguirono alcuni singoli ben accolti e l’appassionato EP “Swan”, prodotto da Marshall Vore (Phoebe Bridgers), e improvvisamente Harvey divenne una star in buona fede. Le ballate pop eteree, malinconiche, ‘folk-incontra-sogno’ di Becca hanno catturato senza sforzo i cuori di ragazze tristi pensierose e innamorate ovunque. È volata rapidamente in prima linea nell’avanguardia dell’indie pop, ma non è un pony unico. O cucciolo.

Il disco di debutto dell’autrice, “When I’m Alone”, è un picnic idilliaco ambientato in un paesaggio sonoro di verdeggiante agiatezza pastorale, folklore di montagna. È uno sguardo intimo e meditativo nel suo diario, ricoperto da un rivestimento di caramelle alla saccarina e avvolto da un delicato fiocco di raso. Il disco, di 12 tracce, è intessuto anche di fili dorati di fantasia, con allusioni al film e un’influenza dominante di “Twilight: New Moon” che paragona la nostra alla protagonista Bella Swan. L’LP è un viaggio di espressione emotiva, con teneri momenti di accettazione, fantasmi strazianti del passato dell’amore e arrendersi euforici e amorevoli tra i fiori di campo.

Il brano di apertura, “Final Girl” è l’increspatura incantata di uno stagno monetano; un preludio angelico e sacro a questa fantasmagoria utopica. Le tastiere scintillanti e la batteria allegra ammorbidiscono i racconti dell’infatuazione in “Swallow”, dove girlpuppy riflette sulla propria sovranità emotiva, ‘Preoccupata per la mia vecchia esistenza / Ingoiata da te’. Proprio come Bella Swan in “Twilight: New Moon”, Becca è alle prese con la sua ritrovata e imprevista solitudine, cercando di capire quando nulla ha senso.

“Somewhere” è celestiale e tragica, con arrangiamenti orchestrali cinematografici e voci che brillano come il bagliore svolazzante di una candela votiva. La chitarra suonata con le dita e gli archi gorgheggianti su “Revenant” evocano la tranquillità boschiva della capanna del Tennessee dove è stato registrato l’album. “Permanent State” è il sipario finale, la scena lussureggiante e commovente che sfuma nel nero e ti lascia in soggezione, immergendoti nella sua maestosità.

“When I’m Alone” è una colonna sonora senza interruzioni per la contemplazione della pozza di riflessione e il romanticismo medicinale. È un’ode al sentimento, un sonetto per il fiore che cresce dai terreni devastati della guerra emotiva. Sebbene il conflitto interno di Harvey non si risolva completamente in questo disco, diventa il suo personaggio eroe, cercando internamente la guarigione.

Questo è solo l’inizio, e sebbene proclami questo lavoro come la sua ‘era Bella’, nessun crepacuore o vampiro può intralciarla!!!


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