GA-20 – ‘Live In Loveland’ cover albumIl trio composto da Matthew Stubbs, chitarra, Pat Faherty, voce solista, chitarra e Tim Carman, batteria, si dedicano al proprio suono di ritorno al passato suonando con attrezzature vintage e registrando questo album dal vivo direttamente su nastro, su un Tascam 388 presso la Plaid Room Records di Loveland, Ohio, sede della famosa etichetta discografica Colemine.

Il disco (prodotto da Stubbs e ingegnerizzato da Terry Cole) ha una sensazione forte e in piena espansione, che ricorda il blues classico e gli album rock della fine degli anni ’50 e dei primi anni ’60 ed è composto da originali della band e cover vintage, dal primo blues elettrico e honky-tonk country al proto rock ‘n’ roll, il tutto eseguito dal vivo con sentimento profondo ed energia punk.

Secondo Matthew (il cui curriculum include suonare con le leggende del blues Charlie Musselwhite e James Cotton, tra gli altri), ‘C’è un tipo speciale di energia che viene scambiato quando suoniamo di fronte a un pubblico sul palco, e sicuramente ci nutriamo di questo e volevo catturarlo. Amo la potenza e l’energia dei migliori album live blues. Storicamente, alcuni dei dischi blues e jazz più iconici sono stati quelli dal vivo. “Live At The Regal” di BB King mi ha cambiato la vita. Così ha fatto “Beware Of The Dog” di Hound Dog Taylor e “Live Wire/Blues Power” di Albert King. Volevamo davvero continuare quella tradizione e farne una nostra’.

È esattamente qui che GA-20 raccoglie la propria ispirazione. La band apre il rilascio con una rumorosa cover di “I Cry For You” di Harold Burrages che sbatte, mentre il groove di “My Baby’s Sweeter” di Little Walter è in contrasto con il suo frenetico assolo di chitarra. Le cose si fondono molto meglio per il grande rock di chitarra di “Lonely Soul” che contiene pause selvagge, guaiti e una spruzzata di blues.

Il gruppo fa un tuffo nel country per una delle tracce più importanti qui, “Dry Run”, che contiene canti assassini, testi toccanti e un senso di delusione. La cover del classico di Clifton Chenier, “My Soul” è addomesticata, mentre il lento ondeggiare di “Just because” e “I Let Someone In” possiedono entrambi tocchi blues classici.

Il trio dà il via con un fragoroso stile Black Keys per “Hold It One More Time”, mentre “Cracking Up” contiene alcuni dei migliori riff e percussioni dell’LP. Mostra l’encore “By My Lonesome” è un modo allegro per concludere la notte del rock and roll.

“Live in Loveland” non è un documento live bruciante della band, ma piuttosto consolida i GA-20 come robusti fornitori di rock retrò in tutti i formati!!!


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