Negli ultimi anni, “Joe Pera Talks With You” è stata una delle gioie della televisione. Ogni episodio vede l’insegnante di musica americana di una piccola città che naviga nella vita nell’Alto Michigan. Senza fretta, con buon umore, si occupa delle piccole cose quotidiane. Quelle grandi sono più complicate, ma lui trova la sua strada. Ogni programma è un caldo bagno di bontà.
Lo stesso Joe Pera è un cabarettista che ha creato il personaggio con il proprio nome. Ora ha diretto il film promozionale di “Hank” dal quarto album della band di Filadelfia Friendship, “Love the Stranger”. Un uomo più anziano va in barca verso l’isola di Little Cranberry – ‘luogo reale, chiamato per i suoi mirtilli rossi’ dice la sequenza del titolo – dove sta costruendo quella che sembra essere una chiesa a doghe di legno. Sempre sull’isola, una donna siede vicino all’acqua dipinge il litorale. Dan Wriggins della band compare cantando. Il resto della formazione osserva i progressi del dipinto. Gli aspetti positivi che si applicano a “Joe Pera Talks With You” sono comuni nel film per “Hank”.
Lo stesso si può dire anche per “Love the Stranger”. Un patto di amicizia in un’America tranquilla che non è mai lontana da pietre miliari familiari. È il primo lavoro pubblicato da Merge e probabilmente il migliore. Colpisce la voce di Dan, possiede un tono confidenziale che ricorda il compianto David Berman. Come il povero Dave ha la capacità di rendere interessante il quotidiano.
Il disco si apre con “St. Bonaventura”. ‘Evita di rimuginare, continua a muoverti, fino alla fine della settimana’, canta Wriggins in una canzone con un’atmosfera da “I Shall be Released”. Durante il ritmo più sostenuto di “Mr. Chill” il nostro dichiara ‘Ho ancora bisogno di amare questo piccolo mondo’. Qui, musicalmente, ci sono accenni alla canzone di Gene Clark del 1970 “One in a Hundred”. “Ryde”, in stile Green On Red, è stridente come deve essere.
“Love The Stranger” definisce il proprio spazio con chiarezza. Il mondo modellato è quello in cui l’esagerazione è un anatema, dove si trova meraviglia, non importa quanto male sia stato inflitto. Non sorprende quindi che Joe Pera abbia risposto alla chiamata di Friendship!!!
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