FLEETWOOD MAC- “Then Play On” cover albumLa ‘celebration edition’ in formato ‘mediabook’ di sedici pagine di “Then Play On” include nel libretto una introduzione di Mick Fleetwood e un saggio del critico Anthony Bozza mentre il programma audio aggiunge alla scaletta dell’LP originale inglese quattro bonus tracks tra cui la celeberrima “Oh Well” in due parti.

Terzo album di studio della formazione rock blues inglese pubblicato il 19 settembre del 1969 su etichetta Reprise, fu il primo inciso con il chitarrista e cantante Danny Kirwan e l’ultimo con il leggendario e recentemente scomparso Peter Green accanto allo stesso Fleetwood (batteria) e a John McVie (basso), mentre Jeremy Spencer si limitò a suonare alcune parti di piano: un disco epocale, con cui il gruppo allargava i propri orizzonti stilistici oltre il blues elettrico.

Questa incarnazione dei Mac di Peter Green non è solo un’importante transizione tra la loro vena iniziale basata sul blues e la band mega-pop che sono diventati, è anche la loro versione più vitale ed emozionante. L’aggiunta di Danny Kirwan come secondo chitarrista e cantautore prefigura non solo il terreno soft-rock di “Bare Trees” e “Kiln House” con Christine Perfect-McVie , ma prevede anche “Rumours”. Ciò riguarda solo circa la metà del materiale, eccellente anche qui, però; il resto è Peter Green al 100%.

L’immortale “Oh Well”, con le sue chitarre dai bordi spessi e stratificati e le sezioni da musica da camera, è forse la composizione progressiva più duratura della band. “Rattlesnake Shake” è un altro brano familiare, un funk basso e sporco, dal ritmo regolare, con chitarre pulite e dal suono simile. Il soffio della batteria e la potenza delle improvvisazioni infuocate di Green in “Searching for Madge”, forse il lavoro più ispirato dei Mac , tranne “Green Manalishi”, conduce a un improbabile intermezzo sinfonico e al boogie simile e più leggero di “Fighting for Madge”. Un caldo ritmo afro-cubano con le bellissime chitarre di Kirwan e Green in “Coming Your Way” non definisce solo il suono dei Mac ,ma l’estetica rock attuale. “Closing My Eyes” è una misteriosa canzone d’amore in valzer; chitarre inquietanti si avvicinano alla musica surf sulla strumentale “My Dream”, mentre “Although the sun is shining” è l’ultimo numero pre- “Rumours” che qualcuno dovrebbe rivisitare. Le radici del blues affiorano ancora sulla spaziale, sciolta “Underway”, la folky “Like Crying” e il grido finale del sempre toccante “Show Biz Blues”, con Green che si lamenta “te ne frega davvero per me?”

Quindi “Then Play On” è un promemoria di quanto sia stata pervasiva e potente l’influenza di Green sui Mac. L’originalità e la posizione individuale al di là del suo coinvolgimento. Ancora altamente raccomandato e un acquisto obbligato dopo tutti questi anni, rimane il loro capolavoro!!!


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