Le versioni reinventate e/o ridotte degli album originali possono essere un’impresa incostante, ma in questo caso lo sforzo è degno. La versione acustica di Fantastic Negrito (Aka Xavier Amin Dphrepaulezz) è intitolata “Grandfather Courage” dal suo “White Jesus Black Problems” del 2022. Questo perché, per quanto avvincente sia la storia, la densa sonorità dell’originale spesso oscurava molti dei testi. Questa versione consente a questa narrazione straordinaria di respirare più liberamente e diventare più facilmente digeribile, mentre racconta un incredibile avvenimento di vita reale di 270 anni fa, i cui elementi sono ancora dolorosamente rilevanti oggi.
È la vera saga della nonna scozzese bianca di settima generazione di Negrito (Nonna Gallamore), una serva a contratto, che vive in un matrimonio di diritto comune con il nonno schiavo afroamericano di settima generazione (Nonno Courage); in aperta sfida alle leggi razziste e separatiste della Virginia coloniale del 1750. La storia d’amore prevalente tocca anche temi che suonano ancora incisivamente veri oggi, quasi trecento anni dopo, quando si è alle prese con il razzismo, la cultura delle caste, il capitalismo e l’intrinseco bisogno umano di libertà a quasi tutti i costi.
Dopo aver portato alla luce tutto questo materiale genealogico, Negrito in poco più di un anno ha scritto quasi cinquanta brani, riducendoli infine a tredici canzoni, inclusi gli intermezzi, dell’originale. “Grandfather Courage” conserva nove di quelle tracce, ma apre con due nuove. Afferma di aver reinventato la storia attraverso la sua band itinerante. I punti salienti qui sono la rielaborazione di “Oh Betty”, che ha ricevuto una nomination ai Grammy per la migliore performance di American Roots, insieme a una nuova versione, senza percussioni, di “Highest Bidder”. Il nostro afferma che il brano rappresenta ciò che vede camminare per le strade di Oakland.
L’apertura guidata dal pianoforte, “Drifting Away”, oscilla dolcemente mentre Dphrepaulezz sibila praticamente in una voce in falsetto su un leggero groove hip-hop, costruendo un crescendo, mentre il pezzo si svolge. Come l’apertura dell’originale, la voce simboleggia una sensazione di libertà prima di essere costretta allo stato di schiavitù come rappresentano i ritmi violenti della successiva “Locked Down”. Come affermato in precedenza, questa versione della caustica “Highest Bidder” smorza i canti e i ritmi africani con un ritmo contagioso di battiti di mani, permettendo ai testi di emergere con maggiore chiarezza (‘tutto, anche la dignità umana va al miglior offerente’). La trasformazione più significativa avviene con “They Go Low”, esteso a un brano interamente strumentale di 11 minuti con una lunga introduzione orchestrale, un assolo di sassofono.
“Nibbadip” ritorna al frizzante ritmo hip-hop, portando un’atmosfera gioiosa attraverso cantanti di sottofondo femminili con testi estratti direttamente dalla registrazione di arresto di Gallamore per ‘convivenza illegale con uno schiavo negro’. Ora siamo tornati alla dualità: amore da una parte, potere, avidità e casta dall’altra. La coppia sta combattendo vigorosamente per sfuggire al sistema che è allo stesso tempo limitante e opprimente. In questa luce, Xavier Amin canta emotivamente “Betty”, su suo nonno, questa volta con un pianoforte jazz nella pausa. Simile all’originale, “Man with No Name” canalizza una voce simile a quella di James Brown in un’appassionata volontà di sopravvivere e di elevarsi al di sopra del sistema. Musicalmente “You Better Have a Gun” è più morbida, quasi come una ninna nanna su un ritmo hip-hop, ma il messaggio in sé è chiaro: l’amore può sopravvivere anche alla violenza più brutale. “Trudoo” inizia come uno shuffle ottimista e si trasforma in una gioiosa espressione di libertà. La base di “In My Head” è la narrazione di Negrito secondo cui la migliore musica è venuta dagli oppressi, impostata su un altro ritmo dance irresistibile. La chiusura, “Virginia Soil”, si trasforma in un inno gospel che strizza l’occhio agli antenati in bianco e nero che hanno aperto la strada– ‘Ballerò così arriverà la libertà’.
Il pendolo emotivo di rabbia e gioia è più sfumato in questa versione, ma probabilmente fa un lavoro migliore nel trasmettere il suo racconto avvincente e i messaggi toccanti!!!
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