ETCETERAL – ‘Rhizome’ cover albumGli Etceteral sono un trio sperimentale sloveno (sassofono ed elettronica, batteria, visual) che creano un jazz futurista propulsivo e poliritmico. È un suono caratterizzato da esplorazioni modulari astratte, percussioni ipnotiche, trame di fiati rimbalzanti e produzione cristallina. Interzone tra dub, krautrock, ritmi afro, improvvisazione libera e musica elettronica quantizzata sono luminose in questo emozionante secondo album.

L’idea di elasticità musicale è al centro di “Rhizome”, il secondo lavoro del trio jazz elettronico audiovisivo sloveno, che ha debuttato nel 2020 con l’album “Ama Gi” per Kapa Records.

Dopo una serie di concerti nazionali e internazionali, la band composta da Bostjan Simon (sassofono, synth, elettronica), Marek Fakuč (batteria) e Lina Rica (visual) sono tornati in studio, portando la loro ambizione di fondere audio e visual a un livello completamente nuovo al loro debutto per la tak:til.

Su “Rhizome”, la formazione esplora l’interzona tra jazz contemporaneo guidato dal groove, musica elettronica quantizzata, esplorazioni modulari astratte e libera improvvisazione. Come la gomma capace di allungarsi e tornare alla propria forma originaria, Etceteral espande i propri arrangiamenti fino al punto di non ritorno, spingendo al massimo la propria architettura sonora senza mai farla crollare su sé stessa.

Avendo carta bianca per autoprodurre il loro secondo rilascio, l’hanno incentrato sul concetto di rizoma: un fusto sotterraneo orizzontale in continua crescita che a intervalli emette germogli laterali e radici avventizie. Le sofisticate composizioni presenti sono interconnesse nelle loro strutture, crescendo dall’interno verso l’esterno.

Con la sua sequenza di synth ad incastro, gli ornamenti del sassofono e le sincopi da brivido, ‘l’earworm’ di apertura “Meadow Sage”, stabilisce il ritmo del disco, vantando un carattere sonoro ambizioso e avventuroso. Nuove canzoni hanno preso forma organicamente attraverso le jam, le uniche eccezioni sono state l’intermezzo “Ton 618”, un cenno alla techno modulare esplorativa, e la coda ispirata a IDM “Idler Idol”, entrambe arrangiate come collegamenti tra pezzi adiacenti.

L’interazione tra sequenze di synth, grancassa e sassofono rappresenta il fondamento del regno sonoro di Etceteral. La loro tavolozza è composta dall’iconico synth Dave Smith Evolver, un sassofono con controller MIDI, effetti sonori e batteria.

Nelle tradizioni pigmee, uno dei punti di riferimento dei nostri, ogni cantante o musicista segue un singolo tema o ritmo che viene poi unificato in polifonia o schemi poliritmici. Gli Etceteral costruiscono la loro architettura sonora dall’interno verso l’esterno, senza mai definire completamente i contorni delle loro canzoni. Anche se le sequenze sono quantizzate, Fakuč usa solo raramente click track, optando piuttosto per un approccio più istintivo al fusionismo elettroacustico, che si traduce in un flusso spontaneo e un’atmosfera jazz!!!


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