ERIC ANDERSEN- “Woodstock Under The Stars” cover albumEric Andersen è sempre stato uno dei miei cantautori preferiti. Musicista colto, introspettivo ed incantevole, non ha mai raccolto quanto seminato nel corso della sua lunga carriera. Ascoltando i suoi lavori ci si chiede come sia stato possibile che la magia, la scelta dei suoni non abbiano mai raggiunto una platea molto più ampia di quella che lo segue con passione da tanto tempo. Poi analizzando nel profondo le sue canzoni, i suoi testi così ricchi di toccanti sentimenti, di dolore universale e di una trasparenza così rigorosa, si comprende pienamente il perché non abbia mai avuto il favore del grande pubblico.

Durante la sua lunga carriera iniziata negli anni sessanta Eric Andersen ha girovagato parecchio, arrivando per un certo periodo a vivere anche in Olanda, e solo in tempi recenti è tornato ad abitare a Woodstock, un posto da lui giudicato magico e fonte di continua ispirazione, con un’atmosfera capace di favorire il rinnovamento artistico di chiunque. Certo non siamo di fronte ad una scena musicale paragonabile a quella aurea di metà sixties sino ad inizio settanta, però la storia ha sempre un certo peso.

Andersen ha dunque pensato di omaggiare il suo luogo di residenza pubblicando questo splendido triplo CD intitolato “Woodstock Under The Stars”, contenente una lunga serie di brani registrati perlopiù dal vivo nel periodo dal 2001 al 2011 in vari locali appunto di Woodstock, con l’aggiunta di due tracce risalenti al 1991 che sono anche le uniche che provengono da un’altra location. Un triplo album bellissimo, che oltre ad omaggiare la famosa cittadina del titolo è anche un regalo ai fans del grande cantautore di Pittsburgh, in quanto il 98% del materiale incluso è assolutamente inedito pur riguardando canzoni già note del songbook di Eric. Se aggiungiamo il fatto che l’incisione è praticamente perfetta, che le performance sono contraddistinte da un feeling che tramortisce e che tra i musicisti coinvolti abbiamo Garth Hudson e Rick Danko della Band, John Sebastian (ex leader dei Lovin’ Spoonful), i fratelli Happy ed Artie Traum e l’ex Hooters Eric Bazilian non si può fare a meno di consigliarlo agli appassionati del cantautorato a stelle e strisce. Un cd è tratto da una trasmissione radiofonica, uno da un webcast televisivo che si trova integrale su YouTube tenuto nel 2011 per adesso visibile gratuitamente ancora per poco poi a pagamento. E’ un evento straordinario, tutta la bellezza, la potenza e la grazia di uno dei maestri della canzone d’autore americana al massimo delle sue capacità con ospiti altrettanto di vaglia.

Il primo CD comprende brani incisi live tra il 2001, 2003, 2004 e 2006, quindici canzoni tra le quali non mancano classici del grande folksinger (“Wind And Sand”, “Violets Of Dawn”, “Blue River”) uniti a pezzi magari meno noti ma di uguale bellezza, come la strepitosa “Rain Falls Down In Amsterdam”, la toccante “Sudden Love”, il puro folk della fulgida “Lie With Me”, la splendida “Belgian Bar” e la dylaniana “Salt On Your Skin”, ballata di notevole intensità. Ci sono anche due brani incisi in studio: una raffinata e limpida versione aggiornata di “Liza Light The Candle”, originariamente del 1975, ed una cover del classico di Fred Neil “The Dolphins”, uno dei soli tre pezzi già pubblicati ufficialmente essendo uscito nel 2018 all’interno di un album tributo allo stesso Neil; come bonus abbiamo le altre due canzoni già uscite in passato (nell’album “One More Shot”), e cioè due straordinarie riletture di “Blue River” e “Come Runnin’ Like A Friend” con Andersen insieme a Danko e Jonas Fjeld, registrate live in Norvegia nel 1991. Il secondo ed il terzo CD presentano per intero un concerto del 2011 con Eric accompagnato da una band che comprende i già citati Happy Traum (chitarra e banjo) e John Sebastian (armonica), Joe Flood (violino e mandolino) e la moglie Inge Andersen alle armonie vocali. Ci sono tre pezzi in cui non è Eric a cantare, ma rispettivamente Traum (“Buckets Of Rain”, di Bob Dylan), Flood (“Niagara”) ed Inge (“Betrayal”, canzone decisamente bella scritta da lei), il resto è tutta farina del suo sacco: non mancano ovviamente brani che erano presenti anche nel primo CD (ma chiaramente in versione diversa dato che provengono da un altro concerto), specie nel finale, ma molte altre canzoni di grande bellezza come” Dance Of Love And Death”, “Singin’ Man”, “Mary I’m Comin’ Back Home” (uno splendore), “Woman She Was Gentle” e le trascinanti “Before Everything Changed” e “Close The Door Lightly”, per concludere con una struggente rilettura del superclassico “Thirsty Boots”.

Si ritrovano tutte le caratteristiche di Andersen la purezza, l’onestà, la coerenza, la capacità di scrittura e la poesia. Non mancatelo, non troverete più autori così ispirati che calcano il mondo musicale da quasi sessant’anni!!!


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