‘In realtà penso che sia il disco più americano che abbiamo mai realizzato’, dice il paroliere di Elton John, Bernie Taupin, nell’introduzione al libro rilegato di 104 pagine che accompagna questa sontuosa ristampa ‘super deluxe’ per il 50° anniversario di “Madman Across the Water” (novembre 1971). È una panoramica, una capsula del tempo di quell’epoca… è ancora meravigliosamente evocativa. L’album è come un viaggio su strada americano.
“Madman…” è stata la quarta uscita in studio di John in due anni e la terza di una trilogia che prevedeva la produzione di Gus Dudgeon con le orchestrazioni creative di Paul Buckmaster.
A differenza di altre versioni precedenti, anche alcune di John, del disco suonano ancora straordinariamente fresche circa cinque decenni dopo la sua uscita originale. I nastri, restaurati e rimasterizzati del 2016, vengono utilizzati per questa edizione e il Blu-ray presenta un mix surround 5.1 che mette in risalto magnificamente le sontuose corde di Buckmaster, l’opulento ritornello di accompagnamento in alcune tracce e la produzione squisitamente dettagliata di Dudgeon.
Ha inspiegabilmente bombardato nel Regno Unito natale di Elton, ma, forse a causa della sua inclinazione americana e dei suoi continui tour negli States, il lavoro è rimasto in classifica per ben 51 settimane consecutive, arrivando infine al doppio disco di platino. Ciò era dovuto alla popolarità dei suoi singoli, “Tiny Dancer” e “Levon”, insieme alla lunga e tortuosa title track di sei minuti ripresa dalle stazioni FM progressive dell’epoca.
Dopo aver scavato più a fondo in brani come l’epopea storica widescreen “Indian Sunset”, lo stancante percorso “Holiday Inn” con i suoi mandolini scintillanti, la tristezza dell’invecchiamento in “Razor Face” e “All the Nasties”, eliminazione della critica con la sua commistione di voci gospel, è chiaro che questa è una delle opere più belle, più raffinate e forse meno apprezzate di John. Merita l’elaborato trattamento di espansione.
La gente di UMe ha portato alla luce alcuni straordinari extra per questa ristampa. Mentre la versione originale, e probabilmente migliore, di “Madman Across the Water”, con Mick Ronson alla chitarra, è in circolazione da un po’ (una delle canzoni più oscure di Elton è stata registrata per il suo precedente “Tumbleweed Connection”, ma è stata tagliata), ci sono 18 tagli inediti dal periodo della prima apparizione del set. Il secondo CD contiene demo di pianoforte essenziali e registrati in modo pulito in tutti i brani, incluso “Rock Me When He’s Gone”, registrato in queste sessioni, ma consegnato a Long John Baldry. Il piatto tre ha otto delle selezioni dell’LP registrate per la BBC; alcune da solista, altre con l’assistenza del bassista Dee Murray e del batterista Nigel Olsson, due musicisti di John. Insieme al mix 5.1, il Blue-ray vanta un video della musica del terzo disco insieme a un’interessante intervista del nostro e Taupin e all’apparizione di due tracce del cantante nel 1971 all’Old Grey Whistle Test del Regno Unito.
Vale la pena ascoltarlo per i fan assodati dell’album, ma soprattutto per coloro che in qualche modo si sono persi l’esplorazione dei suoi momenti più oscuri. C’è anche un’importanza storica nel raccogliere queste esibizioni inedite in un unico pacchetto di classe e renderle pubbliche, anche dopo un’attesa di cinquant’anni!!!
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