Ecco un disco travolgente che mi ha tolto il fiato. L’album è uscito nel 2016 per la piccola indipendent Colemine Records e viene, ora, riproposto dalla Dead Oceans.
Siamo di fronte ad un giovane gruppo dell’Indiana capitanato dal cantante afroamericano Durand Jones uno per cui il tempo sembra essersi fermato negli anni ’60 a Memphis nel periodo aureo del soul.
Le influenze sono quelle classiche da Otis Redding a James Brown, da Marvin Gaye ad Al Green, ma anche da quei cantanti che negli ultimi anni hanno riportato il soul all’attenzione del pubblico quali Lee Fields e Charles Bradley.
Fu un album che sbaragliò tutte le playlist che si occupavano di musica black ed ora è pronto a fare altrettanto nel mercato europeo con la sua miscela di suoni vintage ed arrangiamenti in gradi di farci vibrare ricordandoci le migliori produzioni di genere a cavallo tra i sessanta ed i settanta.
La voce di Jones è capace di grandi slanci interpretativi, ricca di pathos e garbo melodico.
Provate ad ascoltare il “Live vol. 1” scaricabile in digitale con questa ristampa deluxe dell’esordio: una bomba che vi farà battere il piedino per tutta la durata!!!


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