DUNGEN – ‘En Är För Mycket och Tusen Aldrig Nog’ cover album“En Är För Mycket och Tusen Aldrig Nog” è il primo nuovo album convenzionale in studio del gruppo di Stoccolma, Dungen, da un po’ di tempo a questa parte. Nei sette anni trascorsi dall’uscita di “Allas Sak”, hanno rifornito i fan di tutto il mondo con pubblicazioni come “Häxan” (colonna sonora di “Le avventure del principe Achmed”), “Myths 003” (una collaborazione con Woods) e una versione live del 2020.

È uno splendido ritorno. All’incrocio tra psych, prog e pop, la musica di Dungen è sempre caleidoscopica. “En Är För Mycket” è ancora più brillante e audace dei lavori passati del gruppo, trasfigurando le impressioni pastorali in esplorazioni selvagge di brillantezza sfocata e ricca di feedback.

Al timone, come sempre, c’è il cantautore e polistrumentista Gustav Ejstes, che intreccia suoni folk svedesi e stili elettronici come batteria e basso con il rock esuberante al centro del suono dei nostri. Sul presente rilascio, il suo lavoro ha una particolare chiarezza di suono e scopo. Questo è fondamentale con parti così complesse in gioco. Spesse armonie vocali e intricate linee di chitarra elettrica (da Reine Fiske) creano un paesaggio sonoro straordinario, che non suona mai confuso, anche nei momenti di profonda interazione. “Var Har Du Varit?” è un esempio eccezionale, una frenesia di breakbeat dietro voci senza sforzo e sei corde saltellanti, un movimento costante che non scende mai nel caos.

Altri pezzi seguono percorsi più fluidi dall’inizio alla fine. La soleggiata traccia di apertura, “Skövde”, rievoca con nostalgia gli inebrianti giorni della giovinezza con arrangiamenti beati e costruttivi di voce, chitarre acustiche ed elettriche, tastiere e percussioni che creano una composizione ricca di calore vintage. Si abbina bene con il potente e malinconico seguito, “Om Det Finns Något Som Du Vill Fråga Mig”, illuminato dal bagliore analogico degli accordi di pianoforte.

L’esuberante “Nattens Sista Strimma Ljus” è quando Ejstes lancia completamente l’album nell’orbita psichedelica. Aprendo con una melodia gloriosamente veloce sulla sei corde elettrica, cresce rapidamente in un capolavoro di echi, armonie e ritmi veloci che creano un perfetto equilibrio intergalattico di tempi e trame. Gli organi, che guidano “Möbler”, continuano il viaggio, girando a spirale attraverso lo spazio aperto insieme a costellazioni di ‘fuzz plug-in’. “Höstens Färger” ci riporta sulla Terra per assistere ad un paesaggio radicato, ma ancora fantasioso, vibrante con i colori autunnali del brano.

Il disco si chiude con una suite di tre brani in continua evoluzione dedicati all’atmosfera imprevedibile della tarda notte. “Klockan Slår, Den Är Mycket Nu” oscilla tra segmenti di tastiere fantastiche e spaziose e rock al neon contorto. L’intermezzo “En Är För Mycket och Tusen Aldrig Nog” sovrappone parole rilassanti su batteria e pianoforte in una vera ninna nanna prog. Infine, “Om Natten” chiude l’LP con delicatezza, i sintetizzatori vanno alla deriva oltre altri effimeri sonori – flauto, pianoforte, chitarra, voce – verso un confortante orizzonte musicale.

Tutto su “En Är För Mycket och Tusen Aldrig Nog” è tecnicamente soddisfacente. Il lavoro qui è tanto intricato quanto appassionato, senza né forma né sentimento sacrificati, mentre Gustav costruisce un mondo musicale multidimensionale. Che tu abbia o meno familiarità con la discografia precedente di Dungen, questa è una dimostrazione fenomenale delle loro abilità collettive e della propensione per un’atmosfera ricca e che piega i generi. È un segno di speranza per portare potenzialmente lo psych rock fuori dal regno del vintage e condurlo in nuove, serie direzioni!!!


 

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