Nella mia esperienza, pochi atti hanno articolato l’idea di ‘indie’ meglio di Comet Gain. La band scrive canzoni tintinnanti, rumorose e melodiche che si divertono con la gioia del punk, dell’indiepop e della Motown. “Fireraiser Forever!” del 2019 è stato forse il loro disco più rabbioso, ma quest’ultima uscita trova il cantante e compositore della band in uno stato d’animo molto più riflessivo.
Il nuovo disco sarà la prima volta che David Christian mette il proprio nome sulla parte anteriore di un LP. L’artigiano dell’indiepop ha pubblicato tranquillamente una serie di album da solista lo-fi tramite la pagina ‘Comet Gain Bandcamp’, preparando il terreno per questo ritorno all’ovile più pienamente realizzato. Le uscite lo-fi sono certamente degne del tuo tempo, ma non iniziano a prepararti per lo straordinariamente bello “For Those We Met On The Way”. Per i fan di vecchia data, l’LP potrebbe ricordare la grazia autunnale di “Paperback Ghosts” del 2014. Per chi ha meno familiarità con l’opera di David Christian/Comet Gain, ci si può aspettare un indie cadenzato avvolto da magia, melodia e malinconia.
Le trame rustiche e le melodie delicate conferiscono al lavoro un proprio suono classico: chitarre stridenti che si fondono con pianoforte e pedal steel. “Goodbye Teenage Blue” pullula di organo ispirato a Dylan e poesia indiepop. Un bellissimo inno al cambiamento. La storia d’amore dai toni seppia di “Holloway Sweethearts” esplora le ultime pagine di Christian con chitarra acustica, pianoforte e accattivanti cori. A questo punto, l’album ti ha davvero stregato.
La formazione che David ha messo insieme per la raccolta è eccezionale, include James Horsey e Alasdair Maclean di The Clientele, Ben Phillipson di The 18th Day Of May, Gerry Love di Teenage Fanclub, Joe-Harvey Whyte di Hanging Stars, Cosmic Neman di Zombie e Anne-Laure Guillain di Comet Gain. Il disco è stato registrato in un fienile di proprietà di Mike e Allison Targett degli Heist, che contribuiscono anche alla stesura delle canzoni. Puoi sentire il tempo, l’amore e l’attenzione che sono stati chiaramente inseriti in ogni momento. Ogni contributo esalta la visione autunnale di Christian.
“Dream A Better Me” canalizza l’indiepop irresistibilmente ottimista e orecchiabile di The Pastels. ‘Non riesco più a scrivere canzoni/sono tutte uguali/solo una noia fredda come una pietra’ canta il nostro, mentre la traccia prova l’esatto contrario. “On The Last Day (We Spend Together)” lo trova in uno stato d’animo particolarmente malinconico; oziare le ore in qualche bar parigino. I testi si leggono come una voce di diario; crepacuore presente nei minimi dettagli. “Lockets, Drop-Outs And Dragnets” attraversa la ‘bohemia’ in uno stile che lo stesso Dylan avrebbe sicuramente approvato, mentre “Pay Me Later, Coco + Dee” cerca invano un lieto fine tra vecchi amici e anime perdute.
Per molti versi, “For These We Met On The Way” è un album che parla di chiarire le tue priorità. Lasciare andare il dolore e abbracciare ciò che è importante. Se stai cercando un disco che ti guidi attraverso i freddi e bui mesi invernali, qui troverai molto da amare. ‘Spero che la tua vita sia bella/ riempi le tue giornate con il meraviglioso’ canta David Christian mentre ci manda sulla nostra strada, sicuri nella consapevolezza che i sogni non finiscono mai!!!
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