Anticipato dai brani “Home”, “Never Come Back” e “You And I”, “Suddenly” è l’album di Caribou che esce il 28 febbraio 2020 a un lustro di distanza da “Our Love”.
Questo nuovo lavoro è il decimo album contando anche le uscite a nome Manitoba e quelle più recenti, improntate sulla house, con lo pseudonimo Daphni. Sembra essere la chiusura di un cerchio, iniziato nel 2010 con “Swim”, raccolta capace di incrociare materia pop psichedelica con la techno più umana e calda, quella a dimensione di club. In quest’occasione Dan Snaith (vero nome del nostro) si fa più intimo perché la dinamicità è maggiormente orientata alla costruzione dei brani piuttosto che alla percezione sensoriale che producono.
A proposito dei nuovi brani: Home” è un pezzo agile (siamo sui due minuti e mezzo) e solare, attraversato da un pizzico di nostalgia. E’ il primo a rompere finalmente il silenzio discografico del compositore canadese. Il suo è uno di quei ritorni in perfetta naturalezza. Il brano è strutturato attorno a tre elementi fondamentali: un breakbeat che fa molto Ninja Tune, un sample di fiati preso da un omonimo pezzo di Gloria Barnes e della proverbiale gentilezza soul fornita dal Nostro.
“You and I” inizia come una canzone d’amore sognante, innegabilmente riconducibile al sound del musicista, prima di scoppiare in un coro disseminato di versi acuti e lamentosi campionati e in un assolo di chitarra. Si tratta di un pezzo dalla struttura pop anni ottanta con batteria e synth ad accompagnare il canto di Snaith che lo presenta come «uno dei primi componimenti che ho scritto per il disco e l’ultimo che ho completato».
L’album presenta novità a livello tematico. L’artista parla della famiglia, delle relazioni all’interno di essa facendo riferimento a quei momenti di cambiamento che possono essere inaspettati e drammatici, a tal punto da cambiare la vita di un essere umano.
L’apertura di “Sister” con un synth etereo che svapora progressivamente e Dan che canta in modo sommesso e fragile, ma mai così in primo piano, rappresenta la cifra stilistica dell’opera. Un giro di piano, di impronta neoclassica, caratterizza “Sunny’s time”. La ritmica è fornita da un campione vocale che entra ed esce addolcito da un sax che dipinge lievi sonorità.
Nonostante l’impronta dance del disco, rimane l’abilità di Caribou come compositore. La sua passione e la sua gioia nel fare musica rimangono sempre accese, e pare che “Suddenly” ne sia l’esempio più puro!!!


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