Il titolo annuncia che il blues è vivo e vegeto, non sono particolarmente d’accordo con questa affermazione, ma la possiamo considerare vera nei suoi confronti.
Buddy Guy è uno dei più importanti chitarristi di blues elettrico di tutti i tempi, è stato preso a modello da schiere di chitarristi a partire da Hendrix e da Clapton e non vado oltre altrimenti riempirei una pagina intera.
Il nostro, alla veneranda età di 81 anni è rimasto l’unico dei grandi ancora in vita e sempre capace di consegnarci grande musica e ricordatevi che già suonava nella Chicago della Chess Records con mostri sacri quali Muddy Waters e Howlin’Wolf.
Per questo nuovo lavoro ha chiamato a raccolta alcuni amici, fra cui Mick Jagger e Keith Richards (in canzoni diverse). In copertina, il bluesman è ritratto in salopette e sorriso grande così, appoggiato al cartello della cittadina di Lettsworth, Louisiana, dov’è nato nel 1936. La musica che fuoriesce dai solchi richiama la copertina in termini di vitalità ed entusiasmo.
“The blues is alive and well” non è uno di quei dischi da cui aspettarsi novità e va bene così. Accompagnato per lo più dal bassista Willie Weeks, dal tastierista Kevin McKendree, dal chitarrista ritmico Rob McNelley e dal batterista e produttore Tom Hambridge, che con Richard Fleming firma gran parte delle composizioni, Buddy Guy si rifà al Chicago blues, quello vero e ricco di anima.
“You did the crime” è il blues migliore dell’album in cui c’è Mick Jagger come ospite. È lento e strascicato con Mick ottimo all’armonica, la band cuce un gran suono attorno al leader e Buddy rilascia un assolo che prende corpo un poco alla volta. Chicago blues al 100%!!!
“Cognac” è l’altro brano che ospita amici, questa volta si tratta di Keith Richards e Jeff Beck. Un pezzo elettrico, lungo, tirato in una parola superbo con i due chitarristi che ci danno dentro alla grande.
Non è facile trovare dischi della musica del diavolo così attraenti e coinvolgenti. Approfittiamone finché siamo in tempo!!!


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