BOBBY GILLESPIE AND JEHNNY BETH – ‘Utopian Ashes’ cover albumQuanti sono coloro che, appassionati dei Primal Scream, aspettano con ansia un disco solista di Bobby Gillespie? Non conosco la risposta, ma posso annunciare che l’attesa è terminata perché ora possono toccare con mano l’oggetto del desiderio, anche se condiviso con Jehnny Beth nome d’arte di Camille Berthomier, attrice e voce solista delle Savages.

Nel corso di una carriera di 35 anni, ’sensibile’ e ‘maturo’ non sono aggettivi che sono stati spesso usati per descrivere i testi di Gillespie. In effetti, il canone di lavoro del cantante dei Primal Scream ha generalmente favorito l’atteggiamento ribelle rispetto a intuizione e profondità. Tutto ciò rende questa collaborazione con l’ex frontwoman delle Savages, Jehnny Beth, una gradita sorpresa. La coppia ha scritto una serie di canzoni che si trovano tra le macerie di un matrimonio che sta andando in pezzi, con entrambe le parti combattute tra guardare indietro con rimorso e nostalgia a ciò che è stato perso e andare avanti e ricominciare da solo. I punti di riferimento li possiamo ricercare in dischi di coppie quali George Jones e Tammy Wynette (“We go Together”), oppure Gram Parsons e Emmylou Harris (“Grievous Angel”).

L’idea iniziale di Gillespie era quella di far emergere il dolore dalle composizioni e non poteva uscire con sonorità moderne perché, secondo il suo pensiero, la musica odierna ne è sprovvista.

Registrato con i compagni di band di Bobby, così come Johnny Hostile di Beth, la stessa cura è stata posta negli arrangiamenti come nei testi. Il risultato finale è passato da un iniziale lavoro elettronico ad un insieme di pezzi che si muovono tra soul, blues, country e rock rese alla Primal Scream da Andrew Innes alla chitarra, Martin Duffy al piano e Darrin Mooney alla batteria, mentre Johnny Hostile si disimpegna al basso.

L’opener “Chase It Down” è una splendida fetta di soul del sud con caldi inserti orchestrali, resa ancora più potente dalla sua devastante frase ‘Non ti amo nemmeno più’. “English Town” sembra quasi portare a galla oscure evocazioni alla Scott Walker. Il singolo “Remember We Were Lovers” è un eccitante duetto che si apre al country-blues e al soul come inteso da Bobby con i fiati in stile Memphis nel momento clou del pezzo.

Le lamentele vengono trasmesse nel disperato “Living a Lie”, in cui Jehnny si cimenta in un recitato che cammina in modo ombroso su una base R’n’B. “Your Heart Will Always Be Broken”, nel frattempo, ricorda il lavoro di Parsons con la Harris. In tutto, ci sono echi dei momenti più radicati di “Give Out But Don’t Give Up”, ma con la spavalderia precedente sostituita dalla vulnerabilità. La chiusura spetta a “Sunk in Reverie” delicata e consolatoria.

È tanto piacevole quanto inaspettato!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *