BITCHIN BAJAS – ‘Bajascillators’ cover albumSulla scia del tributo ai Sun Ra dell’anno scorso “Switched On Ra”, “Bajascillators” è un set psichedelico ricco di synth del trio di Chicago che si colloca tra i primi Stereolab e Laurie Spiegel.

Cooper Crain, Rob Frye e Daniel Quinlivan sono tornati di nuovo sulla punta del sintetizzatore con “Bajascillators”, un quattro pezzi stridulo che devia l’elettronica ben impastata ispirata al kraut di “Bajas Fresh” del 2017 in spazi più ampi.

La traccia di apertura, “Amorpha”, è un’immediata evidenza, creata in parte utilizzando il software Music Mouse di Laurie Spiegel, un programma di composizione algoritmica che ha inizialmente rilasciato nel 1986 e da allora è stato aggiornato.

I gruppi di percussioni sintonizzate della traccia suonano come Steve Reich tramite Tortoise dell’era “TNT”, ma si armonizzano anche con il leggendario set “The Expanding Universe” di Laurie, tutto sciroppo new age e labirintica interazione tono-ritmo.

“Geomancy” è relativamente oppresso accanto alla luminosità del suo predecessore, suonando come un giocattolo elettronico ansimante di energia, mentre la sua batteria da 9V si fa strada verso il cortile del macellaio.

Ma sul rovescio della medaglia il trio ritrova il sole, lanciando un’occhiata al jazz più frizzante con “World B. Free”, che ci ricorda i primi Stereolab con “Quakenbrück” e la sua eruzione nella beatitudine motorik nel suo atto centrale, specialmente Neu, grazie al rinforzo ritmico di Rex McMurry.

Roba buona!!!


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