BIFF BANG POW! – ‘A Better Life: Complete Creations1983/1991‘ cover albumUna scatola deluxe da sei CD, che vanta l’intera produzione registrata dei Biff Bang Pow! con il bonus di tutto quello pubblicato dai The Laughing Apple. Curato con il pieno supporto di Alan McGee e di altri membri della band, il set a conchiglia aggiunge anche una serie di demo e materiale dal vivo inediti. Più brani di un album abbandonato, “Sixteen Velvet Fridays” e una manciata di brani precedentemente non documentati. E un CD di Laughing Apple che aggiunge anche alcuni demo inediti di Alan con la band Newspeak (pre-Laughing Apple). Con note di copertina che includono citazioni delle persone coinvolte, questo è l’ultimo tributo a uno dei talenti sconosciuti della generazione di band indie C86.

Biff Bang Pow! sono stati formati da Alan McGee nello stesso periodo in cui ha fondato la Creation Records nel 1983. Essendosi evoluto dalla band post-punk The Laughing Apple, che aveva fondato nel 1980 con l’amico Andrew Innes, Biff Bang Pow! ha realizzato sette album e una manciata di singoli – molti dei quali erano successi indie – prima di dissolversi definitivamente nel 1992.

Ai tanti fan della Creation Records, i nostri erano il segreto meglio custodito dell’etichetta, fondendo la psichedelia degli anni ’60 e il power pop con melodie bellissime e inquietanti. Il loro primo sound sembrava reinventare The Jam intorno al 1980, con un approccio pop art che ricorda la band degli anni ’60 da cui presero il nome, The Creation (che registrò la canzone “Biff Bang Pow!”).

Gli album due e tre, “The Girl Who Runs The Beat Hotel” e “Oblivion”, li hanno catturati al loro apice, dai tranquilli brani pop anni ’60 del primo (spesso con Christine Wanless che canta) alla spavalderia power pop del secondo. I dischi successivi adottarono un’inclinazione sempre più acustica, essenzialmente come solista per McGee, dopo la sua scoperta dell’estasi, quando ascoltava Neil Young e Nick Drake.

“There Must Be A Better Life” è il titolo della prima traccia di questo cofanetto di 119 pezzi – e non ci vogliono 20 secondi per inalare il pop nostalgico degli inglesi con tutti i suoi sapori senza che Alan McGee canti una battuta. Poche onomatopee nell’eco, le melodie che ti danno fiducia di base, chitarre dal libro illustrato del ritmo psichedelico – Biff Bang Pow! si sono fatti strada fuori dalla classe shoegaze C86 sia in avanti che all’indietro.

In retrospettiva, questo box sembra una registrazione panoramica per Creation, sarebbe stato facile pubblicare solo un’etichetta best-of per i brani dei BBP!. Potresti pensarci contemporaneamente al ritmo Mersey degli anni Sessanta e ai personaggi televisivi, “The Happiest Girl In The World” ricordava la leggerezza di Style Council di Paul Weller, un brano rock psichedelico perseguitato da chitarre scricchiolanti come “Eight Miles High” dai Byrds.

Il ricco mondo di riferimento dei malinconici britannici ha elevato le loro canzoni a preferite dai fan del guitar pop, ma alla fine questa band ci ha sorpreso ancora e ancora con una sensazione onirica per le melodie!!!


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